Lecco: sono tornati i 'gemelli', in città le delegazioni da Francia, Belgio, Spagna e Ungheria

Fine settimana all’insegna di festa e intercultura quello in corso a Lecco. Il capoluogo lariano ospita infatti le delegazioni delle città gemellate: Mâcon (Francia), Overijse (Belgio), Igualada (Spagna), Szombathely (Ungheria). Assente la delegazione russa di Mytishi.

A fare gli onori di casa, nell’incontro inaugurale svoltosi ieri sera nella Sala Consiliare del Municipio, il Presidente del Comitato Gemellaggi Giorgio Rusconi che ha ricordato la concomitanza - voluta - con la Festa della Madonna del Rosario.
Per gli ospiti è in programma un ricco calendario, a partire dalla cena di benvenuto presso la Canottieri Lecco. Sabato si parte con la visita ai Piani Resinelli. Le delegazioni visiteranno il Belvedere del parco Valentino, per poi pranzare allo storico rifugio della “Società escursionisti lecchesi” Rocca Locatelli. A seguire una tavola rotonda per candidatura ai bandi europei. Nel pomeriggio è prevista la visita ai monumenti e luoghi cardine di Lecco con particolare riguardo alle installazioni e mostre presenti a Palazzo Paure.
La giornata di domenica sarà dedicata alle celebrazioni religiose inerenti la Madonna del Rosario a cui seguirà la visita al campanile di San Nicolò o la partecipazione alla camminata manzoniana, organizzata da Ltm Lecco. Chiuderà il momento di festa il pranzo presso il ristorante Fiore.

Il sindaco con la delegazione di  Mâcon

"Avrò la fantastica possibilità di farvi vedere le bellezze del nostro lago e delle nostre montagne e soprattutto avremo modo di intensificare il nostro rapporto di amicizia" ha detto il sindaco Mauro Gattinoni. "L’amicizia tra città è importante perchè è lo strumento per fare la pace tra le nazioni, perchè se le comunità sono unite, le nazioni fanno altrettanto e oggi in Europa sappiamo quanta sofferenza c’è a causa delle inimicizie. Auspico di poter costruire insieme a voi progetti che riguardano i giovani, la cultura, lo sport, l’arte, la scuola e l'università. Mi piacerebbe discutere insieme dei grandi temi della sostenibilità. Sappiamo che l’Europa ha risorse per sostenere le città gemelle, quindi se lo vorrete, sugli argomenti condivisi, potremmo presentare progetti e facilitare gli scambi e rafforzare l’amicizia tra le nostre città”.

Sono poi intervenuti i rappresentanti delle quattro delegazioni ringraziando il Sindaco per l’ospitalità e ricordando, ognuno col proprio punto di vista, l’importanza di questa fratellanza. Per Szombathely ha preso la parola il sindaco, Dott. Nemeny; per Mâcon - con cui nel 2023 si festeggeranno 50 anni di legame - Catherine Carle Viguier, assessora all’attrattività della città, risorse umane e cittadinanza; per Igualada Josep Junyent Carrillo, presidente del Comitato gemellaggi e per Overijse Willekens Sven, consigliere comunale.

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Sedici in totale le persone ospitate a Lecco. Presenti in sala anche tanti membri del comitato gemellaggi lecchese tra cui la segretaria generale Elisa Corti e alcuni soci storici come Massimiliano Valsecchi, Gianfranco Scotti, Marco Fumagalli e Patrizia Caruzzo. In sala anche il presidente del consiglio comunale Roberto Nigriello e i consiglieri comunali Giacomo Zamperini e Cinzia Bettega.

Giorgio Rusconi

“Sono passati tre anni dal nostro ultimo incontro qui a Lecco. Sono stati questi tre anni terribili che hanno sconvolto il mondo e le nostre abitudini" ha chiosato il Presidente Rusconi. "Non abbiamo fatto incontri prima di oggi, ma tante sono state le occasioni che abbiamo creato, utilizzando nuove tecnologie informatiche, per mantenere i nostri contatti e rafforzare la nostra amicizia, anche se a distanza e in modo virtuale. Un esempio è stato il cineforum organizzato con l’associazione Enbobinè di Macon, il torneo internazionale di scacchi organizzato da Szombathely e le celebrazioni per il quarantesimo del gemellaggio con Overijse. Con queste parole auguro a tutti un buon soggiorno a Lecco!”.
Una Lecco quindi sempre più all’insegna della condivisione e della collaborazione tra culture e realtà simili e differenti.
A.G.
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