Lecco: aggressione al titolare di un kebab, altri testimoni in Aula

Altre due testimonianze sono state portate a difesa del 25enne accusato di lesioni personali nei confronti del proprietario di un kebab di via Turati: stando al quadro accusatorio il giovane originario della Guinea avrebbe tirato all'esercente un sasso perché non avrebbe voluto pagare un panino.
Quest'oggi il giudice Gianluca Piantadosi ha potuto sentire la ricostruzione dei fatti di due amici dell'imputato (difeso in aula dall'avvocato Stefano Mandelli del foro di Lecco).
I due hanno spiegato di non essere stati presenti la sera dell'incidente (il 15 febbraio 2020) ma di essersi fatti spiegare quanto accaduto dallo stesso imputato l'indomani, dopo aver notato una ferita sul suo collo. Così hanno avvallato la ricostruzione già resa in aula nella scorsa udienza dal guineano classe 1997: il lancio della pietra sarebbe stato un gesto di autodifesa quando il titolare ed altri soggetti all'interno del negozio avrebbero iniziato ad aggredirlo.
Probabilmente scambiato per qualcun altro, infatti, l'imputato sarebbe stato accusato di essere un "ladro" dal proprietario del kebab ed altri connazionali per non aver pagato una birra qualche giorno prima. In quattro l'avrebbero spintonato e preso a pugni, facendolo uscire dal negozio. "Sono caduto e da terra ho raccolto un sasso e l'ho lanciato, poi sono scappato via" aveva raccontato.
I testimoni citati per oggi, invece, hanno assistito allo scontro che sarebbe avvenuto il giorno successivo alla presunta aggressione: "siamo usciti ed abbiamo incontrato uno di quelli con cui aveva litigato la sera prima" hanno detto al giudice. "Li abbiamo lasciati parlare da soli poi però è arrivato un altro". Il fratello della persona offesa avrebbe quindi iniziato ad inveire contro il guineano, braccandolo e rinfacciandogli il ferimento del parente. "Abbiamo cercato di separarli, finché sono arrivati i Carabinieri" hanno concluso.
Prima che il giudice rinviasse al 31 marzo per la conclusione del dibattimento, ha infine ammesso l'esame di due ulteriori testimoni, nella speranza fare chiarezza sulla vicenda giudiziaria.
F.F.
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