+ Europa con Emma Bonino: medie nazionale e provinciale sotto la soglia. Nel lecchese soltanto 44 comuni sopra il 3%

Emma Bonino ha perso la sfida nel suo collegio romano uninominale contro il consigliere comunale Lavinia Mennuni di Fratelli d’Italia. Classe 1948 è in Parlamento dal 1976 sempre con il gruppo radicale. Alleata con Carlo Calenda, quando quest’ultimo ha scelto Matteo Renzi con cui fondare un partito nuovo (con le necessarie firme di Italia Viva) + Europa, la formazione di Bonino e Della vedova è rimasta aggregata al PD con Sinistra Italiana e Impegno Civico di Di Maio. Ma il partito non è riuscito a superare la soglia di sbarramento del 3%. Si è fermato qualche decimale sotto, il 2.83% alla Camera uninominale.

Nella nostra provincia + Europa è andata leggermente meglio, 2.90% ma pur sempre sotto la soglia di sbarramento.  Ben 43 comuni ha tributato alla Bonino una percentuale superiore al fatidico 3%.

La classifica si apre con Dorio e Varenna al 5.85%; poi Abbadia Lariana e Montevecchia col 4.49%; quindi altri 8 comuni sopra il 4%.

La prima città importante che si trova è Merate col 3.92%; poi Casatenovo col 3.61%; Lecco col 3.53% e Mandello del Lario col 3.49% assieme a Olginate. Calolziocorte è sopra la mediana col 3.24%.

Civate e Pasturo chiudono il gruppo che ha regalato alla Bonino la necessaria percentuale, col 3.01%.

Sopra la media provinciale, Primaluna, Costa Masnaga e Colico. Sopra la media nazionale Airuno e Oggiono. Poi tutti gli altri sotto a partire da Bellano col 2.79% fino a Crandola Valsassina con lo 0.79%



Per visualizzare la tabella completa CLICCA QUI
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.