Noi Moderati: in Parlamento solo per i collegi uninominali. Lecchese sopra la media, svettano Esino, Barzanò, Merate

Il collegio uninominale ha consentito a Maurizio Lupi di restare a Montecitorio assieme ad altri sei colleghi, tutti vincitori nei collegi uninominali a nome dell’intero centrodestra e 2 senatori. Senza questo apparentamento “Noi Moderati”, la formazione composta da Noi per l’Italia di Maurizio Lupi, Italia al centro di Giovanni Toti (presidente della Giunta regionale della Liguria), Coraggio Italia di Luigi Brugnaro (sindaco di Venezia) e l’Udc di Lorenzo Cesa, ha ottenuto un risultato largamente sotto le aspettative. Del resto come ha rilevato Maurizio Lupi, eletto nel collegio lecchese – che rappresenta nella parte meratese dal 2001 – l’informazione nazionale offriva all’elettorato un centrodestra a tre, ignorando per lo più la quarta gamba.

Il partito non ha raggiunto la soglia del 3%, fermandosi a un misero 0.91%. E’ andato un po’ meglio nel collegio Lombardia 2 UO5 Lecco dove la media è stata dell’1.13%. Nettamente al di sotto della soglia di sbarramento però.

In nessuno comune questa soglia è stata raggiunta. Sopra il 2% solo una pattuglia di sette comuni, guidata da Esino Lario con il 2,70%, poi Ello, Premana, Montevecchia, Barzanò e Merate che ha tributato al suo parlamentare il 2.05%. Cassina Valsassina a chiudere.

A ridosso del 2% Lecco con 1.96% e Perledo 1.91%. Oggiono è all’1.50%; Casatenovo all’1.37%.

Sotto la media provinciale, tra i comuni principali troviamo Valmadrera con 1.01%, Mandello del Lario con lo 0.94% e Calolziocorte con lo 0.76%.

Oliveto Lario chiude la classifica dei voti con lo 0.33%. Seguono sei piccolissimi comuni a zero.



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