Rincari per le bollette del Bione: dove andremo a finire?

Il centro sportivo Al Bione
È stata la variazione al bilancio di previsione adottata d’urgenza dalla Giunta Gattinoni l’11 agosto a rimettere con forza al centro del dibattito del Consiglio comunale il tema del Centro sportivo del Bione. Nella ratifica votata dall’aula durante l’assise di martedì sera era infatti contenuto anche il contributo di 103mila euro concesso al gestore della struttura per il maggior costo energetico registrato negli scorsi mesi. Una questione che già aveva fatto discutere in commissione sotto diversi punti di vista. Il primo è quello che ha ricordato anche durante il Consiglio comunale Corrado Valsecchi: se si aiuta il gestore del Bione bisogna aiutare anche i gestori di altre strutture pubbliche che ne facciano richiesta e “diventerebbe difficile affrontare l’effetto domino”. Altra questione, sollevata sia dalla capogruppo della Lega Cinzia Bettega sia dal collega di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini, a fronte del contributo del Comune è stato autorizzato anche un aumento delle tariffe. “Di quanti soldi ha bisogno il gestore per tenere aperto quindi? Che cosa ci dobbiamo aspettare per i prossimi mesi?”. È stato invece Emilio Minuzzo a ricordare che si tratta di soldi che in nessun modo vanno a migliorare la struttura e il servizio e che quindi non rappresentano un ritorno. “Fino a che punto può l’amministrazione può continuare a intervenire in questa condizione?” si è chiesto il rappresentante di Forza Italia. Stefano Parolari ha toccato poi un punto delicato: “Trattandosi di un servizio a domanda individuale dobbiamo capire che cosa vogliamo fare, se girare gli aumenti sulle tariffe, ma non sarebbero aumenti del 5 o 10 per cento a sistemare le cose, o se interrompere il servizio”.

Dai banchi della maggioranza è intervenuto il dem Pietro Regazzoni per chiarire che “con questo contributo non stiamo parlando di una soluzione a lungo periodo ma di interventi che possiamo permetterci di fare per tenere aperto un servizio importantissimo per la città”. Un aspetto sottolineato anche dal sindaco Mauro Gattinoni: “Stiamo pagando per tenere aperto un servizio che serve alla città, le condizioni economiche sono cambiate radicalmente e abbiamo messo un primo rabbocco per non penalizzare ragazzi e famiglie. Nel frattempo abbiamo partecipato a un bando della Regione per realizzare un minimo efficientamento energetico dell’impianto”. È stato l’assessore Roberto Pietrobelli a ripercorrere le tappe che hanno portato a questo contributo, frutto di un percorso iniziato nel giugno del 2020 quando il gestore del centro sportivo aveva chiesto aiuto al Comune (Giunta Brivio) per riaprire dopo le chiusure legate al Covid-19. Era stato trovato così un accordo tra Palazzo Bovara e In Sport, finanziato con due tranche di 130mila euro tra giugno 2020 e maggio 2021. Nel giugno dello scorso anno le due parti erano arrivate ad una nuova contrattazione per altri 270mila euro e con il nuovo accordo che andrà da settembre 2022 ad agosto 2023 è stata stanziata una prima quota di 103mila euro. “Dove andremo a finire? - si è chiesto il titolare del Bilancio per riprendere le questioni poste - Fin quando rimaniamo in queste cifre ci si può stare ma se i costi non sono più controllabili bisogna ritornare al tavolo. Non è un servizio essenziale e non possiamo forzare la mano su aumenti tariffari insostenibili”.
M.V.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.