Lecco: riprende il consiglio tra vecchi problemi e nuovi grattacapi

Il consigliere di FDI Giacomo Zamperini
Dopo due mesi di stop si è riunito martedì sera il consiglio comunale lecchese con temi vecchi e nuovi portati all’attenzione dell’amministrazione e dell’assise. Passaggio obbligato sulle elezioni politiche, con il capogruppo di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini che ha detto di provare “grande gioia ma anche grande responsabilità del fare” per il successo ottenuto dal suo partito e ha garantito il proprio impegno nel mettere “tutte le grandi opere bloccate nell’agenda del governo” assicurando una “collaborazione ancora maggiore”.
Il pensiero di Corrado Valsecchi è andato invece all’altissima percentuale di astenuti: “Il 35 per cento di chi poteva votare non è andato alle urne e questo ci deve interrogare perché è sintomo di una insoddisfazione verso il sistema dei partiti, nessuno escluso”.
Dalle file DEM Pietro Regazzoni ha invece espresso preoccupazione “per la rappresentanza che non ha più il territorio lecchese - ad eccezione del neo senatore di Sinistra italiana Tino Magni ndr - visto che il centrodestra ha eletto persone che a Lecco non hanno mai messo piede”. Filippo Boscagli ha invece colto l’occasione dell’apertura dei seggi nelle scuole per chiedere una “verifica dello stato in cui versano le strutture cittadine che bambini e insegnanti frequentano quotidianamente e programmare eventuali interventi”.

Altro tema d’attualità il bando per il Distretto unico del Commercio di Regione Lombardia: come denunciato nei giorni scorsi il Comune di Lecco non potrà beneficiare delle risorse economiche a causa di un errore compiuto dagli uffici nella presentazione della domanda di partecipazione. “Sono importanti risorse perse per una leggerezza degli uffici - ha commentato Antonio Rossi - a che cosa è dovuta? Chi rifonderà questi soldi che non sono arrivati al distretto del commercio?”.
“Non voglio infierire ma quanto è successo è molto grave - ha aggiunto Peppino Ciresa - i commercianti si aspettano 200mila euro e le risorse si possono trovare”.
“Ho già espresso le mie scuse per quello che anche io considero un errore grave, avvenuto sotto la mia responsabilità - ha risposto l’assessore Giovanni Cattaneo -Anche se questo errore non andava fatto, nell’ente ci sono persone che lavorano e sanno fare il loro lavoro, in maniera molto puntuale e portando a casa dei risultati. Quello che quel progetto contiene è l’inizio di un processo che non si ferma dietro questo errore, il processo va avanti e l’attenzione è massima, come massima è la determinazione”.

Sempre le solite questioni quelle poste in merito al nuovo municipio: “È passato quasi un anno da quando ci erano state promesse risposte ma ancora non sappiamo dove si andrà.  C’è qualche novità o almeno un’idea di massima?” ha chiesto il capogruppo di Forza Italia Emilio Minuzzo. Anche il portavoce di Appello per Lecco Corrado Valsecchi ha sollecitato gli esiti della relazione comparativa commissionata al Politecnico, ricordando anche l’amianto presente sul tetto dell’edificio della ex DB in piazza Garibaldi che doveva essere rimosso nel maggio scorso. Tema questo evidenziato parimenti dal leghista Stefano Parolari: “C’è stata un’ordinanza del Comune, gli abbiamo dato tre anni ma siamo ancora fermi”.
Rispetto al nuovo municipio il sindaco Mauro Gattinoni ha promesso che la relazione del Politecnico arriverà entro la prima metà di ottobre e sarà presentata in commissione; mentre sulla vecchia DB l’assessore Renata Zuffi ha detto il Comune sta costruendo uno strumento giuridico che gli permetta di procedere con un’ingiunzione di inizio lavori. Sempre l’assessore all’Ambiente e ai Trasporti ha replicato alle critiche dei consiglieri Cinzia Bettega e Giacomo Zamperini sui problemi viabilistici legati ai nuovi sensi di marcia nella zona tra i due ponti, ricordando che si tratta di interventi previsti dal Piano generale del traffico urbano in vista dell’apertura del doppio senso alternato sul ponte Azzone Visconti.
M.V.
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