Lecco perduta/341: il 'quasi' gemellaggio con Recanati, sulle orme di Manzoni e Leopardi

“La torre del borgo e la piazzuola del Sabato del Villaggio di leopardiana memoria raggiungono nel primo fine settimana di ottobre il ramo manzoniano del Lario, con la presenza di una qualificata delegazione marchigiana”. Così scriveva, nell’autunno 2002, il quotidiano La Provincia commentando il gruppo giunto dal centro Italia e guidato dal prefetto di Macerata, già con tale incarico nella città lariana, Piero Giulio Marcellino. La comitiva ricambiava la visita di un anno prima di un numeroso gruppo di lecchesi con il sindaco Lorenzo Bodega e il presidente della Provincia Mario Anghileri.


Il sindaco Lorenzo Bodega con il prefetto Pietro Giulio Marcellino

Esponente di primo piano della delegazione marchigiana era l’assessore alla cultura del Comune di Recanati, l’ex parlamentare e ministro onorevole Franco Foschi, a Montecitorio per sette legislature dal 1968 al 1994. Già ministro del lavoro, sottosegretario agli esteri e alla sanità, ebbe modo di dichiarare durante la visita: “Sono stato a Lecco come ministro, ho avuto modo di effettuare una serie di incontri in Lombardia con il mondo imprenditoriale e sindacale mentre erano in corso grossi processi di ristrutturazione e trasformazione aziendale. Sono stato collega nel Governo della Repubblica del senatore eletto Tommaso Morlino, come ricordo nel gruppo dei parlamentari democristiani i lecchesi Vittorio Calvetti ed Ezio Citterio”.


L'onorevole Franco Foschi interviene nella sala del consiglio comunale di Lecco

Foschi, poi, durante il suo intervento nell’aula del consiglio comunale dichiarò: “Oggi vedo la città con occhi nuovi, in quanto la precedente visita era dovuta a pressanti e importanti problemi di Governo e di pubblico interesse, come l’economia e l’occupazione”. Ricordò inoltre di essere presidente del Centro studi leopardiani e sottolineò: “Mi auguro che possa essere realizzato il gemellaggio culturale fra Lecco e Recanati, nel nome del Manzoni e del Leopardi. Appena giunto in città con la delegazione guidata dal prefetto Marcellino ho visitato Villa Manzoni al Caleotto e ho ammirato con il bel tempo il paesaggio di quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno. Concludo con un saluto caro e affettuoso a Lecco, che mi fornisce anche l’occasione di rievocare un cammino di progresso e di libertà”.


Panorama di piazza Giacomo Leopardi a Recanati

La delegazione marchigiana, nelle tre giornate trascorse a Lecco, visitò la FILE, Fabbrica Italiana Lampadine Elettriche, fondata nel 1919; salì poi in Valsassina, presso la Cadermatori di Introbio costituita nel 1882, conoscendo tutta la storia con le grotte della stagionatura. Il ricevimento ufficiale avvenne nella tarda mattinata di domenica nella sala consiliare del palazzo civico dove parlò il sindaco di Lecco Lorenzo Bodega, ricordando l’incontro dell’anno precedente a Macerata con il prefetto Pietro Giulio Marcellino. Dopo il saluto del primo cittadino è stata la delegazione del Comune di Recanati a ricordare che il villaggio di Leopardi conta 20.000 abitanti, adagiata sulla cima di un colle dal panorama bellissimo. Si sottolineò che la località è ancora oggi raccolta intorno ai ricordi e ai cimeli del suo grande poeta, al palazzo Leopardi che custodisce l’immensa biblioteca, alla piazzetta del “Sabato del villaggio”, dalla torre del borgo al colle dell’Infinito. C’è anche da ricordare che nella storia del Novecento Recanati aggiunge la memoria del celebre tenore Beniamino Gigli al quale è dedicato un museo.


Giacomo Leopardi e Alessandro Manzoni

Le delegazioni di Lecco e di Macerata-Recanati, lasciato il salone consiliare del palazzo civico di piazza Diaz, raggiunsero il ristorante del Golf Club di Annone Brianza per un pranzo di gala e di amicizia. Non mancò nel pomeriggio, al rientro in città, una passeggiata sul lungolago, con il fascino e le suggestioni delle prime malinconie di autunno. Sembrava un arrivederci in un panorama davvero unico, in un tramonto tra lago e monti, ma è stato, purtroppo, un addio.
A.B.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.