Bollette luce e gas:sempre più care e meno trasparenti
Attenzione, stanno arrivando agli utenti del mercato libero di gas e luce comunicazioni molto melliflue che, magari, iniziano con frasi come "Gentile cliente, noi di [nome gestore] siamo da sempre vicini ai nostri clienti e alle loro necessità, per questo ti proponiamo le condizioni più aggiornate e che riteniamo migliori sul mercato".
Sarà vero?
Se leggete con attenzione la comunicazione, spesso una semplice email, troverete anche frasi del tipo:
- Il tuo contratto non subirà alcuna interruzione della fornitura
- La variazione riguarda esclusivamente la quota relativa ai servizi di vendita, tutte le altre componenti della bolletta rimangono invariate
- Allo scadere dei 12 mesi sarà nostra premura trasmettere comunicazione di rinnovo delle condizioni
- Le condizioni allegate, in assenza di recesso, si intenderanno tacitamente accettate e decorreranno dalla data indicata
Frasi scontate meno l'ultima, con la quale si precisa che l'utente non può non accettare le nuove condizioni, può solo recedere e trovare un altro fornitore di gas e luce. Se questa frase non c'è, prestare maggiore attenzione perchè quella precisazione è obbligatoria.
Il vostro gestore vi sta comunicando che la variazione delle condizioni avviene per effetto di una clausola chiamata "modifiche unilaterali", ossia una clausola con la quale il gestore vi sta imponendo nuove condizione che non è consentito non accettare, anche se l'email le chiama proposte, in realtà sono solo comunicazioni, anche se sembra che stia chiedendo il consenso, ma è solo apparenza.
La frase richiamata è chiara laddove specifica che in assenza di recesso, le condizioni si intenderanno tacitamente accettate, l'unica possibilità per non subirle è cambiare il gestore.
La cosa ancora più strana è che l'art. 3 del decreto aiuti bis, quello del mese di agosto scorso, ha stabilito la sospensione delle "modifiche unilaterali" sino al 30 aprile 2023. Perché disattendere le disposizioni di legge, rendendo il tutto illegittimo?
Se il gestore fosse veramente vicino ai propri clienti applicando tariffe più vantaggiose, sarebbe più semplice sottoporle all'accettazione spiegando, in modo chiaro, le ragioni per cui le condizioni sono migliori delle precedenti. Quando un gestore scrive al cliente comunicando che, se non aggradano, può anche andarsene peraltro violando una norma, "gatta ci cova", come si usa dire quando si ha il sospetto che ci sia qualcosa che non va e che le cose non stiano proprio così.
Per chi non ha la necessaria competenza per valutare la legittimità e la bontà della proposta, è meglio rivolgersi ad una associazione consumatori che può fornire una puntuale assistenza.
Il dubbio di inganno è rafforzato anche dalla seconda frase tra quelle citate perchè, anche nel mercato libero, le parti della tariffa non relative ai servizi di vendita, cioè la materia prima ed i costi commerciali, sono fissate da ARERA, l'Autorità di relazione del settore, e non possono essere variate. Perché precisarlo come se fosse una decisione del gestore per andare incontro alle esigenze dell'utente, ma non è così?
Ringraziamo la politica che ha voluto la privatizzazione e tutti quelli che sostengono che privatizzare è meglio. Il risultato della privatizzazione è il caro energia e anche l'inganno, oltretutto nemmeno rispettando le disposizioni di una legge.
Sarà vero?
Se leggete con attenzione la comunicazione, spesso una semplice email, troverete anche frasi del tipo:
- Il tuo contratto non subirà alcuna interruzione della fornitura
- La variazione riguarda esclusivamente la quota relativa ai servizi di vendita, tutte le altre componenti della bolletta rimangono invariate
- Allo scadere dei 12 mesi sarà nostra premura trasmettere comunicazione di rinnovo delle condizioni
- Le condizioni allegate, in assenza di recesso, si intenderanno tacitamente accettate e decorreranno dalla data indicata
Frasi scontate meno l'ultima, con la quale si precisa che l'utente non può non accettare le nuove condizioni, può solo recedere e trovare un altro fornitore di gas e luce. Se questa frase non c'è, prestare maggiore attenzione perchè quella precisazione è obbligatoria.
Il vostro gestore vi sta comunicando che la variazione delle condizioni avviene per effetto di una clausola chiamata "modifiche unilaterali", ossia una clausola con la quale il gestore vi sta imponendo nuove condizione che non è consentito non accettare, anche se l'email le chiama proposte, in realtà sono solo comunicazioni, anche se sembra che stia chiedendo il consenso, ma è solo apparenza.
La frase richiamata è chiara laddove specifica che in assenza di recesso, le condizioni si intenderanno tacitamente accettate, l'unica possibilità per non subirle è cambiare il gestore.
La cosa ancora più strana è che l'art. 3 del decreto aiuti bis, quello del mese di agosto scorso, ha stabilito la sospensione delle "modifiche unilaterali" sino al 30 aprile 2023. Perché disattendere le disposizioni di legge, rendendo il tutto illegittimo?
Se il gestore fosse veramente vicino ai propri clienti applicando tariffe più vantaggiose, sarebbe più semplice sottoporle all'accettazione spiegando, in modo chiaro, le ragioni per cui le condizioni sono migliori delle precedenti. Quando un gestore scrive al cliente comunicando che, se non aggradano, può anche andarsene peraltro violando una norma, "gatta ci cova", come si usa dire quando si ha il sospetto che ci sia qualcosa che non va e che le cose non stiano proprio così.
Per chi non ha la necessaria competenza per valutare la legittimità e la bontà della proposta, è meglio rivolgersi ad una associazione consumatori che può fornire una puntuale assistenza.
Il dubbio di inganno è rafforzato anche dalla seconda frase tra quelle citate perchè, anche nel mercato libero, le parti della tariffa non relative ai servizi di vendita, cioè la materia prima ed i costi commerciali, sono fissate da ARERA, l'Autorità di relazione del settore, e non possono essere variate. Perché precisarlo come se fosse una decisione del gestore per andare incontro alle esigenze dell'utente, ma non è così?
Ringraziamo la politica che ha voluto la privatizzazione e tutti quelli che sostengono che privatizzare è meglio. Il risultato della privatizzazione è il caro energia e anche l'inganno, oltretutto nemmeno rispettando le disposizioni di una legge.
Remo Valsecchi, cittadino