Dante De Capitani
Per un abbraccio ricevuto da Renzi al termine del comizio tenuto in sala don Ticozzi era stato "accostato" al Terzo Polo, ma orgogliosamente anche quest'oggi si dichiara di centrodestra pur non sentendosi rappresentato dal centrodestra che ha portato all'elezione, sul nostro territorio, di un "paracadutato" come Maurizio Lupi, il cui partito, tra l'altro, a livello nazionale ha ottenuto giusto una manciata di consensi. Dante De Capitani nel giorno del trionfo della Meloni non si sottrae al dire la sua, cominciando dal tonfo di Salvini. "Questo risultato era ampiamente previsto. Me ne ero accordo mesi fa quando ho abbandonato la Lega, pur non essendo mai stato iscritto al movimento ma dopo averne condiviso le idee a cominciare dalla posizione sul respingimento dei migranti. Salvini nel tempo non ha rispettato le promesse fatte, le ha disattese una dopo l'altra. Il colpo di grazia, per quel che mi riguarda, poi, è stato accettare di candidare un milanese qui a Lecco. Io non l'ho votato e non ho problemi a dirlo: non sono moderato, non lo sono mai stato. Questo non è il centrodestra che mi rappresenta. Sono comunque rimasto meravigliato del fatto che, anche a Lecco, la Lega ha fatto ancor peggio di quello che pensavo potesse fare. Ed ora si ritrova senza nemmeno un parlamentare lecchese. Pensiamo ad uno come Paolo Arrigoni, responsabile per la Lega del settore energia: in un momento come questo cosa fa Salvini? Lo candida in una posizione non sicura, perdendolo. Ha sbagliato tutto, non c'è più una visione strategica nel movimento".
Nel mentre, anche a Pescate, la piccola Svizzera amministrata da De Capitani, FdI batte abbondantemente la Lega, arrivando al 35%.