Mastroberardino (FDI): 'risultati eccezionali sul territorio. Bisogna portare per portare lecchesità a Roma'. E chiede spazio a Calolzio
Giorgia Meloni a Lecco, a destra il coordinatore provinciale di FDI Fabio Mastroberardino
"Non succedeva davvero da tanti anni che una forza politica, il giorno dopo le elezioni, potesse uscire dicendo univocamente "abbiamo vinto". Oggi è successo. Abbiamo vinto come Fratelli d'Italia e come coalizione. Avremo finalmente un Governo politico e il Paese ne aveva bisogno". E' fermo il commento del coordinatore del movimento di Giorgia Meloni nel lecchese. Fabio Mastroberardino si gode il trionfo a livello nazionale ma anche "il risultato eccezionale ottenuto in provincia di Lecco, con il 30-31% dei consensi. Siamo - puntualizza il calolziese - il primo partito in tutti i comuni, con punte, nelle realtà più piccole vicino al 40% come per esempio a Crandola Valsassina dove sfondiamo il 39%. Ma anche nei comuni più grandi abbiamo raggiunto percentuali molto alte di consenso, come nella stessa Lecco o a Calolzio dove siamo sopra il 26%".
E a proposito del capoluogo della Val San Martino, tra pochi mesi si vota. In quella che storicamente è una roccaforte leghista, FDI ha nettamente battuto gli alleati salviani passando dal 2.7% del 2018 al 26% con i lumbard che, di contro, hanno perso quasi la metà dei consensi ottenuti quattro anni fa scivolando dal 34.7% al 18.6%. "Abbiamo effettivamente staccato di un po' la Lega. In questi anni a Calolzio abbiamo lavorato benissimo come coalizione, l'intento è chiaramente quello di proseguire. Ma posso anche dire che i tempi sono maturi per avere un po' più di spazi. Se cinque anni fa siamo entrati in consiglio comunale con un eletto (io), senza assessori, ora negli accordi ritengo dovranno esserci riconosciuti maggiori spazi".
Tornando invece a Roma, grande festa ma... senza lecchesi in Parlamento. "Il nostro riferimento è Alessio Butti (eletto a Como ndr) che rappresenterà anche il nostro territorio. I collegi così grandi, lo sapevamo, sono un problema per Lecco. La nostra è una provincia piccola che ha poche possibilità. L'unico rappresentante lecchese sarà Tino Magni per la sinistra, nessuno del centrodestra. E' evidente che c'è da lavorare per chiedere presenze nel nuovo governo, per esprimere, pur fuori dal Parlamento, la lecchesità. Questo dovrà essere un obiettivo a cui lavorare tutti insieme, coinvolgendo le associazioni di categoria e non solo".