Il lecchese Tino Magni con l'Alleanza Verdi-Sinistra è eletto senatore

Lecco ha il suo senatore. E' Tino Magni. Nel giorno in cui il Paese si è schierato nettamente a destra e il nostro territorio elegge la "paracadutata" Licia Ronzulli, la sinistra più sinistra porta a Palazzo Madama l'ex sindacalista lecchese.
Candidato a Milano, alle spalle di Ilaria Cucchi - eletta però nel suo collegio uninominale di Firenze - Magni conquista il seggio grazie al risultato ottenuto dall'Allenza Sinistra-Verdi che sfonda abbondantemente la soglia del 3%. Un risultato che per lui, ex operaio da sempre attivo nella CGIL, arriva dopo il tonfo del 2013, quando già chiamato "senatore" rimase invece fuori.


Curriculum Celestino - Tino - Magni

Tino Sono nato a Barzago (Lc) il 29.06.1947 dove attualmente risiedo in Via Carlo Porta 10/d.
Nel 1976 mi coniugo con Rita, operaia metalmeccanica per oltre 41 anni e mezzo, oggi in pensione. Siamo genitori di Sara, laureata in Scienze dell’Educazione all’università Bicocca e attualmente coordinatrice in un Centro Residenziale per persone disabili. Porto con un certo orgoglio le mie origini di famiglia operaia (mia madre tessitrice e casalinga, mio padre al lavoro in una fonderia di Sesto San Giovanni). Alla scomparsa di mio padre nel 1959, unico sostegno della famiglia, assumo una decisione che sarebbe stata carica di conseguenze per il mio futuro. Io,12 anni di età e mia sorella 15, decidiamo che non possiamo più proseguire il percorso scolastico (anche se all’epoca non c’era l ’obbligo di conseguire il diploma di scuola media inferiore), ma dobbiamo andare a lavorare. Comincia la nostra formazione alla vita nel mondo del lavoro. Dapprima garzone presso un fabbro, poi in una piccola officina metalmeccanica. Al compimento del 14° anno (siamo nel 1961), col libretto di lavoro in mano, vengo assunto da una fabbrica tessile del mio comune. Per migliorare la mia condizione salariale vado a lavorare in una piccola fabbrica metalmeccanica di Cassago Brianza dove vi rimango 15 anni. Imparo il mestiere di saldatore frequentando anche una scuola professionale, che mi consente di diventare operaio specializzato.
Nel 1967 l’incontro col movimento sindacale darà una svolta decisa alla mia vita. Mi iscrivo alla Fiom Cgil e partecipo attivamente alle lotte operaie di quegli anni. E’ un periodo di grande fermento per la costruzione del Sindacato Unitario Metalmeccanici (FLM) che, tra l’altro, mi dà la forza nel 1969 di costituire anche nella piccola azienda dove sono impiegato, 25 dipendenti, la rappresentanza sindacale.
L’elezione a delegato nel mio luogo di lavoro è il primo e decisivo passo verso un coinvolgimento totale nell’organizzazione sindacale e per una scelta radicale in favore dei lavoratori. La conquista del CCNL del 1969 e il perseguimento dei diritti delle persone in quanto tali sanciti dalla Costituzione, dentro e fuori le fabbriche, mi vede fortemente impegnato, anche oltre le ore trascorse in fabbrica (sere, sabati e domeniche comprese) per organizzare corsi di formazione, elaborare piattaforme contrattuali e progetti per il territorio. Il 1° gennaio 1976 assumo l’incarico di funzionario a tempo pieno presso la Fiom di Lecco.
Gli anni ‘70 sono stati straordinari per la mia crescita culturale, politica, sociale e, ovviamente sindacale, che hanno inciso moltissimo nelle coscienze delle persone della mia età. Anni che mi hanno consentito di maturare sensibilità diverse, come l’impegno volontario in associazioni legate al mondo della disabilità. Una forte presa di coscienza verso le realtà locali e le tematiche internazionali, mi portano inevitabilmente a condividere la necessità di ampie suggestioni politiche. Iscritto al PCI nel 1973, fondata la sezione di Barzago nell’anno successivo, vengo eletto consigliere comunale nel mio comune. Mandato che lascio dopo pochi mesi per incompatibilità con la carica sindacale Però avverto che il mondo che più mi appartiene è quello del lavoro. Da questo momento inizia il mio percorso dentro la Fiom, che mi porterà a ricoprire incarichi ad ogni livello. Funzionario di zona nel meratese dal 1976 al ’79, c ol congresso Fiom Cgil del ’78 vengo eletto nella segreteria provinciale di Lecco, assumendone la responsabilità organizzativa, con il compito di seguire le grandi fabbriche metalmeccaniche della città: Fiocchi, SAE, Badoni, Beretta e tante altre. Nel successivo congresso del 1981 vengo eletto Segretario generale della Fiom Cgil di Lecco. Quattro anni dopo entro a far parte della segreteria regionale Lombardia, con la responsabilità di Segretario Organizzativo e, di conseguenza, svolgo il mio impegno a tempo pieno presso la struttura regionale. Nel settembre del 1994 vengo eletto pressoché all’unanimità Segretario generale della Fiom Cgil Lombardia, carica riconfermata anche nel congresso del 1998 sino a fine mandato. L’amore per la libertà e la giustizia richiede uno sguardo ampio. Al tempo della disumana dittatura di Pinochet in Cile, ho curato per la Fiom regionale i rapporti con la Confederación Nacional de Trabajadores Metalúrgicos (CONSTRAMET), ospitammo in Lombardia alcuni giovani dirigenti, tra i quali chi poi sarebbe diventato segretario generale di questo sindacato. A seguito del congresso della Fiom Cgil svoltosi nel gennaio del 2002 a Rimini, pur avendo già maturato 40 anni di contribuzione, con decorrenza aprile dello stesso anno accetto la proposta di assumere la responsabilità di segretario organizzativo della Fiom Cgil nazionale, incarico che mantengo sino al settembre 2005. A seguire faccio una breve esperienza (un anno) nella segreteria dello SPI Cgil Lombardia, che mi aiuta a maturare la consapevolezza di lasciare la mia lunga militanza nel sindacato. Una vita spesa per i lavoratori e per gli ultimi nella scala sociale non la mandi in soffitta da un giorno all’altro, nemmeno, per quanto mi riguarda, può essere surrogata dalla cura dell’orto di casa. In modo del tutto volontario e gratuito do la mia disponibilità per un impegno politico in Sinistra Democratica. Mi viene affidato il coordinamento per la Regione Lombardia, poi per le nascenti formazioni di Sinistra Ecologia e Libertà e Sinistra Italiana. Nel gennaio del 2021 il congresso di Sinistra Italiana mi conferma nel ruolo di Segretario Organizzativo nazionale. Non ho mai smesso di occuparmi di solidarietà internazionale.
Da oltre 25 anni partecipo attivamente al progetto Mir Sada, Lecco allo scoppia della guerra nei Balcani portando aiuti umanitari nei campi profughi prima in Albania,Kosovo, Slovenia e Bosnia oggi nei campi profughi di SID e Velika Kladusa sulla cosidetta Rotta Balcanica In particolare ho conosciuto la realtà di Kragujevac, Serbia una città 140 chilometri a sud di Belgrado, con cui si è creata una lunga amicizia. È nato così il progetto (Adotta un Bambino), cioè famiglie locali che vengono supportate da famiglie italiane, anche portando in Italia per cure specialistiche, minori affetti da gravi patologie. Questa è la mia storia. Sono consapevole di non sapere tutto e capace fare ogni cosa. Però quello che ho imparato in un lungo percorso esistenziale e sociale voglio metterlo a disposizione, perché il vero sapere è tale solo se è condiviso e utile alla collettività, soprattutto in favore dei bisogni e delle aspirazioni della classe di cui da sempre ne sono parte. Pertanto, ho deciso di accettare la proposta di candidatura che mi è stata avanzata dal segretario nazionale Nicola Fratoianni e condivisa dai compagni e compagne della federazione di Milano Regionale. Condivido l’idea e il proposito di unire e valorizzare tutte le potenzialità delle nostre comunità, che stanno alla base del progetto che sottoponiamo al voto degli elettori il 25 settembre.

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