Lecco: festa in città per il 95° della sezione Bersaglieri e il 25° della fanfara 'Colombo'

Squilli di tromba questa mattina in città. Lecco, infatti, si è vestita a festa per celebrare il 95° anniversario di fondazione della sezione "Aminto Caretto" dei bersaglieri e il 25° della fanfara "Guglielmo Colombo" (ricostituita nel 1997), entrambe testimoni di una storia fondata sui valori di fedeltà alla patria, senso del dovere, coesione, responsabilità, amicizia e solidarietà.

 Al centro il Prefetto Sergio Pomponio


Le celebrazioni hanno preso il via intorno alle 9.45 presso il Monumento ai Caduti sul lungolago dove, alla presenza delle maggiori autorità locali tra cui il Prefetto Sergio Pomponio, il sindaco Mauro Gattinoni e il consigliere provinciale Carlo Malugani, è stata deposta una corona di alloro e si è svolta la cerimonia dell'alzabandiera sulle note dell'Inno nazionale. A seguire, il corteo in musica attraverso le vie del centro cittadino, con le fanfare "Guglielmo Colombo" di Lecco e "Tramonti-Crosta" di Lonate Pozzolo che hanno poi raggiunto piazza Garibaldi per il momento più istituzionale: tante le persone che, lungo il percorso, hanno assistito con curiosità ed emozione alla "sfilata" dei fanti piumati, sempre caratteristica nel suo richiamo a una tradizione ancora molto viva e sentita nonostante il passare degli anni.



"In queste occasioni il cuore è sempre combattuto tra un sentimento festoso - di omaggio alla patria e desiderio di condivisione - e un pensiero triste nel ricordo dei Caduti in guerra, tutte persone normali, con una famiglia, chiamate a combattere e spesso morte per difendere la libertà" ha esordito il Prefetto dinnanzi al Monumento, rivolgendo il suo saluto a tutti i presenti dopo gli omaggi previsti dal cerimoniale. "La storia va avanti e si rischia di dimenticare il passato, ma qui sentiamo un grido che ci spinge ad andare al di là delle differenze, a far prevalere un sentimento di unità. Speriamo sia così anche nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, con l'auspicio che il vento di oggi spazzi via tutta la violenza".

Il sindaco Mauro Gattinoni

"I bersaglieri non sono soltanto folclore, altrimenti non saremmo qui oggi" ha poi affermato in piazza il sindaco Mauro Gattinoni, affiancato anche dalla sua vice Simona Piazza. "Piuttosto ci ricordano che dobbiamo rivendicare la difesa della nostra identità e dei nostri valori, pur in un'Italia che guarda all'Europa e al mondo. Mai come oggi, 25 settembre 2022, dobbiamo ringraziare per la democrazia, che è merito di chi ha prima lottato in armi e oggi, in riposo, porta avanti un sistema di valori che dobbiamo sentire nostro. Grazie quindi ai bersaglieri per la loro testimonianza, grazie anche a Luca Losa, a capo di una fanfara che porta il nome della nostra città in giro per il mondo".
Concetti, questi, ribaditi anche dal consigliere provinciale Carlo Malugani, in rappresentanza della presidente Alessandra Hofmann. "Celebrare gli anniversari è sempre un atto dovuto, quello di oggi è un traguardo importante ma anche un nuovo punto di partenza" ha dichiarato. "Tanta strada è stata percorsa, doveroso quindi fermarsi per poi ripartire verso il futuro con rinnovato entusiasmo. I bersaglieri sono l'esempio positivo di un'Italia migliore, capace di coesione, fratellanza, responsabilità, amicizia, solidarietà e senso civico, tutti valori di cui tanto abbiamo bisogno ancora oggi".

Il consigliere provinciale Carlo Malugani

Il presidente della sezione bersaglieri Piergiuseppe Mapelli

La parola, infine, è passata a un emozionato Piergiuseppe Mapelli, presidente della sezione "Aminto Caretto". "Da quel marzo 1927, che ha segnato l'avvio della nostra lunga storia, abbiamo sempre tenuto alto lo spirito dei bersaglieri, sinonimo di fedeltà alla patria, senso del dovere, valore della famiglia" ha affermato quest'ultimo. "Ci tengo a ricordare anche il gemellaggio del 1956 con la sezione di Mogadiscio, sempre rinsaldato negli anni. E poi nel 1997 abbiamo assistito alla rifondazione della fanfara "Guglielmo Colombo", che ha portato il nome di Lecco ovunque in Italia e nel mondo, fino alla Corea del Sud e alla Russia, e che rappresenta un grande motivo di vanto e di orgoglio per tutti noi. La società è cambiata, non è più quella di 95 anni fa, ma da quei tempi abbiamo ereditato la democrazia, la libertà e la pace, conquiste che vanno consolidate ogni giorno perché non si può fare nulla se si cancella il passato. Il Paese ha ancora bisogno di noi. Viva i bersaglieri, viva l'Italia!".

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Per chiudere la cerimonia, dopo i saluti del presidente regionale dell'ANB Gianfranco Moresco e del consigliere nazionale Mauro Capra, i fanti piumati hanno proposto alcuni degli inni più cari alla tradizione patriottica e alla loro storia, tra gli applausi dei numerosi presenti in piazza.
B.P.
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