Un film dell'errore
Cara Leccoonline
L'errore degli uffici comunali, per documentazione incompleta, in merito al Bando regionale sul Commercio che ieri ha causato una potenziale perdita di contributo pari a 675.000 euro ha visto la politica partire a mille con l'assalto a Assessore e uffici.
Non un pretesto ma senz'altro un'occasione
Valsecchi di Appello e Minuzzo di Forza Italia
Insomma non un gran pulpito.
Il vero errore degli uffici, dopo aver sentito la loro reprimenda, è non aver fatto proprio il detto "Ammetti i tuoi errori prima che qualcun altro li esageri".
Spero che non ne debbano rispondere personalmente in termini di sanzioni e l'assessore Cattaneo non si dimetta per questo, essendoci ben più grandi ragioni e dirette sue responsabilità precedenti per farlo, non ultimo le dichiarazioni offensive verso i cittadini sull'ennesimo ritardo dell'Ostello.
Detto questo è giusto capire le ragioni per cui c'è stato questo errore e, ove possibile, porne rimedio per il futuro.
Due ultime cose però: Ammesso poi che il bando si fosse vinto, eran per fare cosa questi soldi?
Mi spiego.
Erano per singole attività o per iniziative di interesse plurale?
Perché i commercianti da anni stan prendendo valanghe di soldi pubblici, spazi esterni allargati e gratuiti, contributi locali e nazionali e questi soldi, va ricordato, sarebbero stati solo per alcuni, ossia nuovamente una concorrenza sleale.
Sommessamente poi a proposito di pulpito va ricordato ai politici che ora sbraitano su un errore, a partire da Valsecchi che nei suoi 5 anni precedenti ha fatto più credere che fatto.
Facendo così perdere tempo e soldi.
Vogliamo parlare degli annunci sul Cinema Lariano, Bando di Villa Ponchielli per la scuola di alta cucina, Teatro sociale, via Roma 51, Tribunale Ect?
E Minuzzo a proposito di soldi persi, non si ricorda il Derivato finanziario da 36 milioni di euro che la sua parte ha fatto sottoscrivere al Comune con milioni di euro di esborso?
Insomma il film dell'errore ha ben più gravi e importanti scene e protagonisti.
È un errore non ricordaglielo.
L'errore degli uffici comunali, per documentazione incompleta, in merito al Bando regionale sul Commercio che ieri ha causato una potenziale perdita di contributo pari a 675.000 euro ha visto la politica partire a mille con l'assalto a Assessore e uffici.
Non un pretesto ma senz'altro un'occasione
Valsecchi di Appello e Minuzzo di Forza Italia
Insomma non un gran pulpito.
Il vero errore degli uffici, dopo aver sentito la loro reprimenda, è non aver fatto proprio il detto "Ammetti i tuoi errori prima che qualcun altro li esageri".
Spero che non ne debbano rispondere personalmente in termini di sanzioni e l'assessore Cattaneo non si dimetta per questo, essendoci ben più grandi ragioni e dirette sue responsabilità precedenti per farlo, non ultimo le dichiarazioni offensive verso i cittadini sull'ennesimo ritardo dell'Ostello.
Detto questo è giusto capire le ragioni per cui c'è stato questo errore e, ove possibile, porne rimedio per il futuro.
Due ultime cose però: Ammesso poi che il bando si fosse vinto, eran per fare cosa questi soldi?
Mi spiego.
Erano per singole attività o per iniziative di interesse plurale?
Perché i commercianti da anni stan prendendo valanghe di soldi pubblici, spazi esterni allargati e gratuiti, contributi locali e nazionali e questi soldi, va ricordato, sarebbero stati solo per alcuni, ossia nuovamente una concorrenza sleale.
Sommessamente poi a proposito di pulpito va ricordato ai politici che ora sbraitano su un errore, a partire da Valsecchi che nei suoi 5 anni precedenti ha fatto più credere che fatto.
Facendo così perdere tempo e soldi.
Vogliamo parlare degli annunci sul Cinema Lariano, Bando di Villa Ponchielli per la scuola di alta cucina, Teatro sociale, via Roma 51, Tribunale Ect?
E Minuzzo a proposito di soldi persi, non si ricorda il Derivato finanziario da 36 milioni di euro che la sua parte ha fatto sottoscrivere al Comune con milioni di euro di esborso?
Insomma il film dell'errore ha ben più gravi e importanti scene e protagonisti.
È un errore non ricordaglielo.
Paolo Trezzi