Lecco: conclusi i lavori all'anagrafe, pronti a breve anche gli uffici in via Tubi e alla Meridiana. Il Municipio fa ancora discutere

Palazzo Bovara
Si è conclusa la prima fase dei lavori di messa in sicurezza e riordino degli uffici comunali di Lecco avviata dopo l’esito della perizia di qualche mese fa dal quale emerso che l’agibilità di buona parte degli spazi di via Sassi non sarebbe più stata concessa dalle autorità a partire dal maggio 2023. Il primo intervento ha riguardato l’ufficio anagrafe al piano terra di Palazzo Bovara che è stato messo in sicurezza “definitivamente”, ha spiegato l’assessore Maria Sacchi alla Commissione I di mercoledì sera, attraverso due interventi - il consolidamento della soletta in legno tramite l'inserimento di travi in acciaio e lo spostamento dell’archivio rotante del peso di circa una tonnellata dal piano superiore al piano terra -, accompagnati dal rifacimento dell’impianto di illuminazione e del pavimento galleggiante.
“In questo modo sono stati risolti i problemi di sicurezza di quell’ufficio e sono stati tolti i puntelli poco dignitosi per i dipendenti comunali e per i cittadini - ha precisato l’assessore ai Lavori pubblici -. Inoltre abbiamo rafforzato la centralizzazione al piano terra di Palazzo Bovara dei servizi per il pubblico”.
Da ieri, mercoledì 21 settembre, infatti, entrambi i servizi sono disponibili nei nuovi spazi, con l'anagrafe di fatto ricollocata nella sede originaria, ​con provvisoria funzione anche di front-office (sportello aperto al pubblico), restituita ai lavoratori e ai cittadini in condizioni di maggior sicurezza e raggiungibile accedendo al cortile laterale, alla destra dell'ingresso del Comune. A fronte della complessiva nuova disposizione, l'ala sinistra del pianoterra di palazzo Bovara ospita ora interamente uffici aperti al pubblico: accanto al già presente "banco" informazioni generali e rilascio SPID sono stati collocati gli uffici di stato civile, che occupano gli spazi precedentemente sede dell'ufficio comunicazione - quest'ultimo trasferito al primo piano - e lo sportello tributi.


I nuovi uffici Tributi e Anagrafe


I prossimi interventi riguardano il nuovo edificio di via Tubi acquisito dal Comune che andrà ad ospitare gli uffici del Suap, dell’Urbanistica e dell’Ambiente: qui i lavori inizieranno il 1° ottobre ed è previsto che gli spazi divengano operativi entro la fine dello stesso mese. A seguire, il 1° novembre, cominceranno poi le operazioni negli spazi presi in affitto alla Meridiana, dove si trasferiranno in via provvisoria gli uffici Cultura, Turismo, Istruzione e parte dei Servizi sociali (l’altra parte invece in via Marco d’Oggiono): anche in questo caso servirà un mese per renderli funzionali. L’assessore Sacchi ha voluto sottolineare che l’edificio comunale in via Sassi “è uno dei più energivori e comporta costi altissimi in particolare per il riscaldamento. Il fatto che ne verrà liberata una parte ci permetterà il sezionamento dell’impianto con il conseguente risparmio di una cifra notevole”.
Visto il tema all’ordine del giorno, il dibattito non poteva che vertere lì, su “un argomento delicato che andrà spiegato non ai consiglieri comunali ma alla Corte dei conti” ha detto Corrado Valsecchi riferendosi al cambio di rotta della Giunta Gattinoni rispetto al progetto di spostare il municipio nell’ex edifico del Politecnico in via Marco d’Oggiono. “Quella che vediamo è un’operazione scellerata di spezzatino e suddivisione a macchia di leopardo di alcune delle sedi comunali, senza una soluzione di lungo termine. Questo modo di operare è sempre più incomprensibile ed è una scelta che rappresenta un danno all’erario. Che fine ha fatto la manifestazione di interesse da cui era emersa la candidatura della ex Deutche Bank? Questo progetto non c’era in campagna elettorale, non c’è nel Dup né nelle linee di mandato, ma continuiamo a spendere soldi in analisi e verifiche. Quando scoprirete le carte? Che cosa è uscito da quella relazione tecnica commissionata al Politecnico? È ancora attuale l’idea di alienare l’edificio in via Marco d’Oggiono? Che fine farà quello di via Sassi? E Palazzo Bovara?”.
Un parere diverso quello di Giacomo Zamperini che ha detto di non avere una posizione preconcetta sulla dislocazione degli uffici comunali nella città, ma ha chiesto all’assessore: “Che cosa ne sarà di queste e delle altre sedi se si tornasse all’idea di un municipio centralizzato? Che cosa ce ne faremo di via Tubi ad esempio?”. Ha problematizzato la questione anche Emilio Minuzzo: “Siamo qui a prendere atto di interventi che impattano sui conti del Comuni mentre ci sono dei provvedimenti pendenti che hanno spinto il segretario e alcuni dirigenti ad andare via. È dalla fine dello scorso anno che ci vengono promesse risposte che ancora stiamo aspettando”.
Maria Sacchi ha replicato che se “avesse informazioni in merito” le condividerebbe, oltre a sottolineare che gli ultimi interventi “sono andati nella direzione di ottimizzare una situazione che già oggi è frammentata con uffici dislocati a Palazzo delle Paure, Villa Gomez e in Provincia. Invece così li concentriamo in punti unici, e i servizi per il cittadino a Palazzo Bovara”. Tornando sulle ipotesi rispetto al nuovo municipio, l’assessore ha detto che “la valutazione delle alternative progettuali è prevista anche dal Codice degli appalti, mi chiedo perché non sia stata fatta all’epoca”.
M.V.
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