Un Ostello di parola a parole

Cara Leccoonline
Sull'Ostello e l'ennesimo rinvio della data di apertura, senza fare tutta la cronistoria di un decennio di annunci, soldi, stop, ripartenze e promesse non mantenute, una cosa almeno doverosa e seria, in questa farsa Amministrativa, è da dire.
Quella di evitare di farsi continuamente e ancora oggi prendere in giro dall'assessore Cattaneo, di parola a parole, accettando di essere trattati da cittadini che si bevono tutto, basta ripeterci uno slogan elettorale da televendita come "Cambiamo passo".
L'assessore Cattaneo, l'uomo forte e sindaco ombra della Giunta Gattinoni, è già protagonista di iniziative dal dubbio esito: Dehors a Pescarenico, tavolini in Piazza, iniziativa "Lecco ama la Montagna", Logo di Lecco ect. con una valanga di soldi pubblici spesi e appunto l'Ostello con ripetuti annunci farlocchi nei mesi scorsi sulla sua data di apertura, e ieri addirittura riuscendo a dire, pubblicamente, impunito purtroppo davanti al microfono, che sono stati i cittadini, siamo stati noi cittadini, a capire male che entro metà settembre l'Ostello sarebbe stato finalmente aperto.
Insomma il ritardo è nostro, non dell'Ostello, lui parlava di fine lavori non di apertura al pubblico.
Siccome ci sono video pubblici, facilmente verificabili, un assessore che avesse anche solo un sussurro di dignità dovrebbe dimettersi.
E se sindaco e consiglieri non glielo chiedono sono complici non vittime.
Perché va bene dare centinaia di migliaia di euro per arredi, cambiare il progetto, metterci dentro un negozio a favore del gestore, affidarlo a una coop che assiste migranti e vattelapesca.
Ma essere un assessore di parole e non di parola e offendere i cittadini è decisamente un'altra cosa.
Paolo Trezzi
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