Lega: Arrigoni e Giorgetti dialogano con i cittadini e gli imprenditori del territorio
“Sfrondando tutti gli slogan, l’ultimo ragionamento che rimane è questo: voi credete che la crescita e lo sviluppo passi attraverso l’iniziativa dei singoli aiutati dallo Stato oppure passa tutto totalmente dallo Stato?”. Questo è il quesito che Giancarlo Giorgetti ha posto alla platea di imprenditori e amministratori locali accorsi a Palazzo Falck questa mattina per ascoltare il suo intervento. Poco prima, il vicesegretario della Lega si era recato al mercato di Calolziocorte e poi al monastero del Lavello, per un incontro con i cittadini.
Il presidente della Fondazione Santa Maria del Lavello Roberto Monteleone con il Ministro
Giorgetti al mercato a Calolzio con Arrigoni e gli esponenti della Lega locale
“La realtà, la gestione del territorio si scontra con una visione ideologica secondo cui non si può fare praticamente niente, secondo cui sei tu che non capisci” ha proseguito l’attuale Ministro dello Sviluppo Economico. “Noi abbiamo fiducia negli imprenditori, nella loro capacità di creare ricchezza per sé e per gli altri. Questo è un valore sempre più spesso messo in discussione. Per alcuni politici la ricchezza si può creare dal nulla attraverso una legge”.
Giancarlo Giorgetti
L'arrivo a Palazzo Falck con Peppino Ciresa e sotto con Stefano Parolari
Al fianco dell’onorevole Giorgetti erano seduti Paolo Arrigoni e Giuseppe Valditara senatori uscenti e ricandidati al Senato nel plurinominale. “Sulla transizione ecologica c’è qualcuno in Europa che vuole imporre una visione ideologica. È stato messo al bando il motore a combustione interna. Questo però significa che finiremo per dipendere dalla tecnologia cinese dell’auto elettrica” ha spiegato il Ministro, che poi ha aggiunto “Questa transizione ecologica porterà a perdere circa i 2/3 della manodopera attualmente impiegata nel automotive. Siamo pronti ad affrontare questa situazione o la soluzione è reddito di cittadinanza per tutti?”. La crisi energetica in corso, secondo i relatori, è collegata non solo alla guerra ma anche a questo approccio alle politiche ambientali. “Pagheremo il prezzo di questa transizione ambientale, lo stiamo facendo ora con l’energia e lo faremo in futuro sul piano industriale” ha ribadito Giancarlo Giorgetti. La soluzione proposta dalla Lega è nota a tutti: lo scostamento di bilancio. “Se l’Unione Europea avesse implementato per tempo il tetto al prezzo del gas, proposta che l’Italia ha fatto mesi fa, lo scostamento di bilancio non servirebbe” ha spiegato il vicesegretario della Lega. “Oggi lo scostamento di bilancio serve perché altrimenti ne servirà uno tre volte più grande tra pochi mesi. Bisogna intervenire radicalmente sul prezzo dell’energia per spegnere l’incendio dell’inflazione che rischia di contagiare tutti i settori, compreso l’alimentare, e far saltare i bilanci famigliari”. Infine, la chiosa accolta dagli applausi dei presenti. “Per via del mio ruolo istituzionale ho incontrato più volte grandi operatori finanziari internazionali, come per esempio BlackRock o Goldman Sachs. A tutti ho ribadito più volte che non è lo Stato ma la forza dei nostri imprenditori la migliore garanzia a sostegno del nostro debito. Se fosse forte anche lo stato, l’Italia oggi sarebbe davanti alla Germania”.
Il senatore Paolo Arrigoni
Andrea Besati