Acquate in festa per la prima messa dopo l'ordinazione del 'suo' Fra Mattia Senzani

Con una grande festa - "un po' esagerata per come sono fatto, ma è giusto così" - Acquate ha salutato il "suo" Fra Mattia Senzani dopo l'ordinazione presbiterale di sabato 17 settembre a Varese. Sulle note di "Tu sei sacerdote per sempre", il 42enne, accompagnato dai preti legati alla comunità e al suo percorso vocazionale, nonché dai confratelli francescani, questa mattina, in processione, ha fatto il suo ingresso nella parrocchiale del rione lecchese che lo ha visto "diventare grande", per la celebrazione della prima messa. Tanti gli intervenuti, in una domenica un po' più speciale delle altre, come detto dal parroco don Walter Magnoni nel suo saluto iniziale, invitando la comunità di Acquate a continuare ad accompagnare Fra Mattia con la preghiera.




Fra Francesco Daniel e Fra Mattia Senzani


Don Walter Magnoni

Partendo dal Vangelo odierno e dunque dalla pagina dedicata alla guarigione del paralitico alla piscina di Betzaeta dopo 38 anni di immobilismo per arrivare a citare infine una lettera di Vincent Van Gogh al fratello Theo, nell'omelia, Fra Francesco Daniel - che ha seguito il lecchese nel suo percorso di formazione a Venezia - ha ricordato ai presenti come "essere amici, fratelli, amare, spalanca le prigioni. Questo - ha detto - è il sacerdote. Questo è il compito, il servizio che chiediamo a Mattia". Per farlo, ha altresì precisato, non basta avere un cuore grande. "Occorre - ha chiarito - un cuore abitato da Grazia potente. Un cuore che appunto spalanca le prigioni e butta giù i muri che anche noi stessi ci costruiamo attorno".






Si è rifatto ad altra Lettura, la prima, invece il festeggiato, avvicinandosi, emozionato, al microfono, solo a funzione ormai prossima a volgere al termine, per i ringraziamenti. "Quelle che abbiamo ascoltato sono parole che esprimono la mia esperienza di Dio in questi anni. Un'esperienza di Dio vicino. Ha versato acqua sul terreno arido e ha mandato il suo Spirito" ha detto, elencando poi i suoi grazie.



Fra Mattia con i concelebranti


Con i fratelli francescani

Con il primo rivolto al papà, in prima fila, per lui. "Con la mamma mi avete voluto un mondo di bene, insieme ai parenti e alle suore che ho avuto vicino alla scuole. Avete gettato quel seme che con i tempi di Dio e i mie tempi lunghi ha germogliato", ha sostenuto, strappando un sorrido e rifacendosi al percorso di avvicinamento alla Chiesa, avviato a 22 anni, dopo essere mancato a lungo dall'ambiente parrocchiale, passato attraverso un primo vero amore e sconfinato poi nella scelta di unirsi ai Cappuccini.


Con i famigliari


Con il papà


Con gli amici

E poi il grazie agli amici, ai parrocchiani di Acquate e infine ai fratelli, "so che mi volete bene e anche io ve ne voglio". "Se sono qui con voi e per voi è per le piccole cose che mi avete donato col cuore, non per forza. Continuate a pregare per noi sacerdoti, continuate a fare le cose per amore, non per forza" il suo messaggio, salutato da un lungo e intenso applauso.
A.M.
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