Il PM a cui, in prima battuta, era stato assegnato il fascicolo ne aveva chiesta l'archiviazione. Ma la nuova denuncia presentata dalla donna nel 2020 aveva "riaperto il caso", con il procedimento penale arrivato oggi all'epilogo. 6 mesi la condanna irrogata nei confronti di un giovane romeno, classe 1994, al tempo dei fatti residente a Lecco. Pena sospesa e non menzione, ha stabilito il collegio giudicante, presieduto dalla dottoressa Martina Beggio. Gli è andata decisamente bene, considerando che, a suo carico, era stata formulata la pesante accusa di maltrattamenti in famiglia, con un episodio che avrebbe coinvolto, seppur marginalmente, anche uno dai figli nati nel corso di una relazione coniugale "ad alta intensità conflittuale", come era stata definita in requisitoria, con il sostituto procuratore Chiara Di Francesco che aveva però altresì sottolineato come, all'esito dell'istruttoria, lo scontro fosse da considerare alimentato da entrambi i ragazzi. Lei, nel rendere deposizione, si era attaccata alla supposta gelosia oppressiva di lui; l'imputato a sua volta, aveva fatto riferimento ai contatti mantenuti dalla giovane con un ex e suoi ripetuti tentativi di allontanarsi dalla moglie, venendo sempre poi nuovamente cercato, fino ad essere notiziato dell'ultima denuncia sporta a suo carico subito dopo... aver fatto l'amore con la donna.
Il tutto tra telefoni spaccati a vicenda ma, come rilevato anche dalla pubblica accusa, senza che la querelante - costituita anche parte civile - abbia mai riferito di essere stata in qualche modo soggiogata dal compagno che, di contro, ha ammesso una sberla assestata alla donna nel corso di un alterco. Caduta l'accusa di maltrattamenti, il 28enne - assistito dall'avvocato Elena Ammannato - è stato condannato a 6 mesi dunque solo per le lesioni riferite all'episodio non negato (solo però in riferimento alla donna, con pronuncia di non doversi procedere per la bambina che, frapponendosi tra i genitori, sarebbe stata coinvolta ma accidentalmente, come del resto riferito anche dalla madre).