Lecco: il vecchio stadio Cantarelli alla vigilia dei 100 anni

Lo stadio Rigamonti-Ceppi di Lecco, un tempo campo sportivo “ai Cantarelli”, festeggia tra un mese il suo centenario. Era, infatti, domenica 15 ottobre 1922 quando, con autorità e folto pubblico, venne inaugurato il nuovo terreno di gioco dei blucelesti della Canottieri, realizzato in territorio comunale allora di Castello su “una bella piana verde”, vicino alla villa di Eugenio Ceppi, padre del futuro presidentissimo Mario.


L'ingresso sul terreno di gioco dagli spogliatoi dei calciatori

Madrina del nuovo campo fu Carla Ceppi, sorella maggiore di quest'ultimo, che spezzò la tradizionale bottiglia di spumante contro un palo della porta presso l’attuale curva nord. La partita inaugurale fu un’amichevole fra la Canottieri Lecco e la Società Ginnastica Gallaratese. Vinsero i padroni di casa per 5 reti a 2. L’incontro venne diretto dall’arbitro Muttoni di Treviglio.


Quattro formazioni dei blucelesti negli anni '30 del Novecento

Di acqua ne è passata sotto i ponti di Lecco, che nel frattempo si sono moltiplicati. Toccò ai neroazzurri del Renate, squadra della Brianza milanese, disputare sul terreno del vecchio Cantarelli l’incontro dell’80° anniversario. Questa formazione trovò, quel giorno, altri “coriandoli” della sua gloriosa storia calcistica di un Comune di poco più di 3.500 abitanti. Certo è che mai dirigenti e giocatori del Renate che avevano disputato sui campi del Bione partite di campionati minori contro Lecchese, Pescarenico ed altre squadre del nostro territorio avrebbero immaginato di salire un giorno sul rettangolo del Rigamonti-Ceppi per una sfida che resta nella storia sportiva come quella degli 80 anni.


Lecco-Inter (2 a 1) del marzo del 1961

Il 15 ottobre 1922 c’era la Gallaratese, squadra poi assorbita dalla Pro Patria di Busto Arsizio, i bustocchi dalle maglie a righe orizzontali zebrate, che figurano tra le formazioni che hanno disputato il massimo campionato in serie A. La Gallaratese, che aveva la divisa blu con fascia trasversale bianca, è nei ricordi dell’ex giocatore lecchese Carlo Benaglio, classe 1934, della famiglia che aveva la storica pasticceria di via Mascari.


Carlo Benaglio

“Ho militato sei anni nella Gallaratese – ha dichiarato –. Ho saputo solo nel 2002, per l’80°, che è stata la prima squadra che ha calcato contro il Lecco il terreno dei Cantarelli, dove ho giocato con i blucelesti per due stagioni, prima di passare un anno a Sesto San Giovanni e poi nella Gallaratese. Giocavo da difensore nel ruolo di centromediano; con il Lecco ricordo le trasferte al sud per le quali si rimaneva lontani due settimane”.


Il presidente Mario Ceppi e il vice Alessandro Rusconi negli anni della serie A

Benaglio ha debuttato in bluceleste il 30 ottobre 1955, giocando la partita contro il Catanzaro nel campionato di serie C 1955/1956, quando era allenatore Arrigo Morselli. Una partita curiosa da ricordare perché le tre reti dei giallo-rossi, che superarono per 3 a 1 il Lecco, vennero segnate da Gianin Corti di Pescarenico.


La cartolina ricordo del terzo campionato del Lecco in serie A: anno 1966/1967

Benaglio può aggiungere che della Gallaratese ha ancora in mente le tante partite disputate quando raggiungeva la domenica mattina in treno dalla città il vecchio stadio allora vicino alla ferrovia. “Ricordo – ha detto sempre Benaglio – i derby con Varese, Saronno e Solbiatese: con quest’ultima, ho avuto come avversario Giorgio Azzimonti, poi venuto a Lecco in serie A e in B. Ricordo, in particolare, l’unico gol segnato nella mia carriera: è stato su calcio di rigore contro il Saronno”.


 Lorenzo Marconi, il giocatore con il record di partite in maglia bluceleste: sono state 473

Quando Carlo Benaglio ha giocato nel Lecco, a metà degli anni '50, c’era ancora il vecchio campo dalla piccola tribuna coperta, delle gradinate anguste dove oggi si trovano i distinti, del “prato” alle spalle della rete del portiere sul lato sud verso villa Fiocchi. Poi, nella promozione in serie A, arrivò lo stadio capace di 20.000 posti, realizzato a tempo di record nell’estate 1960, su progetto di Meschi e lavori dell’impresa Colombo, che vennero sostenuti dal Comune di Lecco che vedeva allora sindaco Angelo Bonaiti.
Lunga, quindi, la storia dei cento anni da quell’autunno 1922; sarà interessante rievocarla nei passaggi principali. Intanto, infiniti auguri, caro vecchio Cantarelli, così presente nei ricordi di molti lecchesi e anche di altri.
A.B.
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