Bellano: incontri con 4 scrittori per la rassegna 'Il bello dell'Orrido'

In controtendenza rispetto al ritmo dei festival estivi, riparte la rassegna “Il bello dell’Orrido”, una serie di incontri con gli autori sul tema-ossimoro del titolo, con quattro appuntamenti a cadenza mensile, per esplorare storie, artisti, idee del presente e del passato: Carmine Abate, Francesco Costa, Paolo Cognetti e Marco Balzano salgono sul palco, avvicendandosi da settembre a dicembre (ore 17.00 – ingresso libero), intervistati da Armando Besio negli appuntamenti promossi dal Comune di Bellano.
 
L’ultimo fine settimana di settembre è dedicato all’arte di Giovanni Segantini, grande Maestro innovatore della pittura alpina con una vita tumultuosa e legato anche ai luoghi lecchesi. Nato in Trentino nel 1858 e orfano di madre, trascorre l’infanzia in riformatorio e, arrivato a Milano, incontra Bice Bugatti, che lo accompagnerà tutta la vita e con cui avrà quattro figli. Con lei si trasferisce in Brianza, prima a Pusiano e poi a Caglio, sempre alla ricerca della luce per i paesaggi che dipinge, che lo porteranno fino in Engadina.
L’incontro di sabato 24 settembre con Carmine Abate è intitolato, infatti, “Il cercatore di luce. Segantini, arte e vita dal Trentino all’Engadina”: al centro è il romanzo corale e visionario “Il cercatore di luce” (Mondadori) in cui la storia artistica e sentimentale di Segantini si intreccia e allarga al mondo di oggi, toccando luoghi a noi vicini (le montagne dell’Engadina e anche i laghi prealpini).
Per l’occasione sarà esposto nella sede di ArchiViVitali il dipinto “Sera a Pusiano” (quadro del 1882, collezione privata), dove Segantini visse con la famiglia dal 1881 al 1885.
L’incontro sarà preceduto venerdì 23 settembre (ore 21) dalla proiezione del docu-film “Segantini. Ritorno alla natura” del regista Francesco Fei che sarà in sala per presentarlo al pubblico. L’interpretazione di Filippo Timi, che dà voce e volto a Segantini in alcune ricostruzioni storiche realizzate appositamente per questo film, mostra l’intensità delle lettere autografe del pittore. Tra gli interventi d’eccezione, anche quello della nipote Gioconda Segantini e di Annie-Paul Quinsac, massima esperta dell’arte segantiniana.


 
Carmine Abate, nato a Carfizzi, piccolo paesino calabro e di etnia arbëresh, insegna in Trentino, dopo aver vissuto per numerosi anni in Germania, I temi dei suoi numerosi romanzi sono legati all’incontro tra culture: ha esordito in Germania con la pubblicazione di una raccolta di racconti, pubblica in Italia nel 1991 il suo primo romanzo “Il ballo tondo” (Mondadori). Partecipa nel 2004 al Premio Campiello con “La festa del ritorno” (Mondadori), dove torna nel 2012 vincendone la 50° edizione con “La collina del vento”. Il premio gli permette di raggiungere un’ampia notorietà non solo in Italia, ma anche all’estero: i suoi romanzi infatti sono pubblicati in Germania, Francia, Olanda, Grecia, Portogallo, negli Stati Uniti e nei Paesi di lingua araba.


Carmine Abate
 
Sabato 29 ottobre la scena è per Francesco Costa, vicedirettore del giornale online “Il Post”, esperto di politica statunitense e più volte inviato sul campo, dal 2015 al 2020 ha curato il progetto «Da Costa a Costa», una newsletter e uno dei primi e più ascoltati podcast giornalistici in Italia. Dal 2021 conduce il podcast giornaliero «Morning», una rassegna stampa commentata che ha raccolto ben quattro premi agli “Italian Podcast Awards”. Quest’anno ha vinto il Premiolino, uno fra i più antichi e importanti riconoscimenti giornalistici italiani. Torna a breve nelle librerie con il saggio “California – la fine del sogno” (Mondadori) in cui racconta la dissoluzione del “mito californiano” di prosperità e benessere.
 
Sabato 24 novembre sale sul palco Paolo Cognetti, scrittore che ha raggiunto notorietà e successo con “Le otto montagne” (Einaudi, 2016), vero caso editoriale - tradotto in oltre 40 Paesi - con cui vince il Premio Strega nel 2017, il Premio Strega Giovani e il Prix Médicis étranger. Nel 2021 esce, sia come film – documentario sia in forma di podcast, “Paolo Cognetti. Sogni di Grande Nord”; dal libro è stato tratto il film omonimo, presentato all’ultimo Festival di Cannes e vincitore del Premio della Giuria. La passione per la scrittura e la montagna di Cognetti sono punto di vicinanza con Antonia Pozzi, di cui ha curato “L'Antonia. Poesie, lettere e fotografie di Antonia Pozzi” (Ponte alle Grazie). La serata è un omaggio a un’artista che, senza saperlo e senza volerlo, ha scritto un capitolo della storia del secolo scorso e che ha un legame con il territorio lariano.
 
Il calendario dell’anno 2022 si chiude sabato 17 dicembre parlando di “felicità”, ed è anche un “recupero” della data estiva mancata: “La felicità in quattro parole. Etimologia di un sentimento: dal greco al latino, dall’ebraico all’inglese” è il titolo del nuovo appuntamento con Marco Balzano. Premio Campiello con “L’ultimo arrivato” (Sellerio, 2014), autore da sempre attento alle dinamiche sociali, come la storia di una piccola comunità del Sudtirolo che sopravvive in “Resto qui” (Einaudi, 2020) o il racconto della migrazione delle badanti dall’Est Europa in “Quando tornerò” (Einaudi, 2021), Balzano ci propone qui una riflessione su un concetto soggettivo come la felicità, partendo dal saggio “Cosa c'entra la felicità? Una parola e quattro storie” (Einaudi), un’analisi, un confronto tra immagini di culture differenti da cui, forse, possiamo imparare qualche nuovo modo per essere felici.


 
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Incontro con ingresso gratuito
Per partecipare scrivere a archivivitali@gmail.com.

Gli incontri sono preceduti da visite guidate su prenotazione. È necessario mandare una email a archivivitali@gmail.com.
Per info: www.archivivitali.org.
 
La rassegna
“Il bello dell’Orrido” è una rassegna culturale a cura di Armando Besio, nata nel 2019, sulla suggestione data dalla gola profonda - scavata dal fiume Pioverna – che rappresenta a Bellano un’attrazione naturale: l’Orrido è circondato dall’alone di mistero delle rocce ripide e dalla bellezza naturale e selvaggia del luogo, vera “calamita” per il visitatore di ieri e di oggi. Allo stesso modo, scrittori e artisti da sempre sono stati affascinati dalle acque tumultuose del fiume che nel corso dei secoli hanno modellato gigantesche marmitte e suggestive spelonche, complice il cupo rimbombo delle acque e dalle vertiginose pareti di roccia. Il paesaggio naturale di Bellano ben si lega dunque al concetto artistico di “sublime”.
 
Il curatore: Armando Besio
Genovese di nascita (1957), giornalista, si è laureato in Storia dell’Arte con il professor Corrado Maltese presso l’Università di Genova, è stato cronista del Secolo XIX, inviato speciale del Lavoro, caposervizio del Venerdì di Repubblica e delle pagine culturali milanesi di Repubblica. Collabora con Il Venerdì di Repubblica, la Milanesiana di Elisabetta Sgarbi, e il Circolo dei Lettori di Milano diretto da Laura Lepri. Ha ideato e dirige da 15 anni il festival “ZelbioCult - incontri d'autore su quell'altro ramo del lago di Como”.
 
La rassegna è promossa dal Comune di Bellano e dall’Associazione ArchiViVitalicon l'agenzia di comunicazione Manzoni22.
 
CALENDARIO FINO ALLA FINE DEL 2022

Sabato 24 settembre
Carmine Abate
Il cercatore di luce
Segantini, arte e vita dal Trentino all’Engadina
 
Sabato 29 ottobre
Francesco Costa
California – la fine del sogno
Quel che resta di un sogno americano
 
Sabato 26 novembre
Paolo Cognetti
L'Antonia. Poesie, lettere e fotografie di Antonia Pozzi a cura di Paolo Cognetti
In cammino con Antonia Pozzi
 
Sabato 17 dicembre
Marco Balzano
La felicità in quattro parole
Etimologia di un sentimento: dal greco al latino, dall’ebraico all’inglese
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