Circolo Bonfanti addio! Stabile in vendita

Siamo proprio all’addio per il Circolo Luigi Bonfanti, in quartiere San Giovanni, dedicato ad un caduto della Liberazione, sorto nel dopoguerra 1945 nell’entusiasmo della partecipazione popolare per la Repubblica e per il ritrovato clima di libertà, di pace e di lavoro. Il cartello collocato sul lato esterno del salone bocciodromo indica chiaramente che tutto lo stabile è posto in vendita.

La sede del Circolo

La realizzazione si deve, 75 anni or sono, al lavoro volontario nel tempo libero di operai metallurgici, di piccoli artigiani, pensionati, ed anche di lavoratori agricoli residenti nel quartiere ed in zone vicine, che volevano esprimere una realtà di aggregazione popolare nel tempo libero, ma anche di fermo impegno civico e democratico. Chiaramente orientato su posizioni di sinistra, il Circolo Bonfanti ha rappresentato un punto di ritrovo e di sede per gruppi vari, per dibattiti ed incontri anche sui problemi del quartiere e dell’intera vallata del Gerenzone.

Stampa locale di fine Novecento

L’ampia struttura del bocciodromo ha visto l’intensa attività del gruppo dedicato ad Alfonso Crotta, uno dei principali fondatori ed animatori del circolo stesso. L’ampio terrazzo all’aperto ha rappresentato un riferimento per tanti lecchesi ed anche del vicino territorio per le serate danzanti nella stagione estiva sino ad autunno inoltrato. E’ stato al Circolo Luigi Bonfanti che il gruppo folcloristico dei Firlinfeu ha avuto sede negli anni migliori e più intensi della sua attività, quando era presidente Antonio Crimella; c’era lo storico maestro Castelnuovo e la direttrice delle Lucie manzoniane e ballerine Rita Checcolin.
Il Circolo Bonfanti è stato tra le realtà di avanguardia nelle attività di tempo libero per gli anziani. Le cronache lecchesi di fine Novecento dedicavano già spazi alle novità di un circolo che organizzava pranzi ed incontri per amici pensionati e coetanei. Non mancavano i pomeriggi rosa dedicati alle donne grazie alla regia di Paola Appiani e di Monica Pelucchi; c’era la “Festa della donna” organizzata dal sindacato pensionati CGIL.

Dirigenti e soci in una foto d'archivio

Il Circolo Bonfanti ha ospitato il primo incontro del gemellaggio Lecco-Macon, che proprio nel corrente mese di settembre celebra il suo 50°, in quanto avvenne nell’autunno del 1972 grazie all’impegno, in particolare, di Emilio Sangregorio, vice sindaco e prima assessore, e di Mariuccia Gnecchi, insegnante di lingue presso i liceo cittadini. Al Circolo Bonfanti avvenne l’incontro fra i Firlinfeu manzoniani di Lecco ed il gruppo folcloristico Matiscogna, rappresentante delle tradizioni dei vignaioli della città francese sul fiume Saone.

Una premiazione negli anni migliori per la bocciofila

Tanti ricordi e tanta storia, tanti personaggi e tanti silenziosi protagonisti per un impegno generoso e dedicato al pubblico bene. Non sono mancate anche le serate con menu da “Cuoco d’oro”, che presentava risotto con funghi, porchetta con polenta, zampone con lenticchie. Non mancavano le buone forchette, per alcuni mossi all’appetito dal continuo andare e vieni dal movimento ginnico sui tre viali coperti di bocce della Crotta.

Il primo incontro dei Firlinfeu con i "vignaioli" di Macon

La messa in vendita del Bonfanti arricchisce, purtroppo, l’elenco, già notevole, di circoli popolari che hanno chiuso i battenti negli ultimi anni, dal centro cittadino ai vari quartieri come il Risorgimento di Pescarenico, il Riva di Belledo, il Circolino di Malavedo, le ACLI di Laorca, il ritrovo parrocchiale di San Giovanni, il Renzo e Lucia di Olate ed altri ancora. Punti di incontro e di ritrovo, magari solo per una partita a carte, ma occasione per scambiare quattro chiacchiere tra amici all’insegna dei ricordi migliori.
A.B.
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