Lecco: ingressi non autorizzati in RSA, messa 'turbata' e chiamate moleste, a processo la donna che si incatenò per Carlo Gilardi

La donna incatenata agli IRAM
(Foto: FB, Aiutiamo Carlo Gilardi)
Nuovo capitolo nella saga "Carlo Gilardi". Aperto infatti un altro fascicolo giudiziario avente quale inconsapevole fulcro il facoltoso professore airunese, finito, senza richiederlo, al centro del caso mediatico montato da Le Iene, con il polverone alimentato poi da altre trasmissioni e da gruppi "popolari" nati per chiedere il ritorno alla "libertà" dell'ultranovantenne, ricoverato in una struttura per anziani su intervento del giudice tutelare, dopo essere stato a lungo "raggirato" - ritengono gli inquirenti - da soggetti che si sarebbero approfittati del suo ingente patrimonio.
Se, come stabilito ieri dal giudice monocratico Giulia Barazzetta, il processo a carico dei cinque stranieri tacciati di "circonvenzione di incapace", deve andare avanti, con prossima udienza fissata per il 21 novembre e se, al cospetto del collega Gianluca Piantadosi, è già incardinato un secondo procedimento per diffamazione in danno dall'amministratore di sostegno Elena Barra, con imputati la giornalista Nina Palmieri, l'autrice delle Iene Carlotta Bizzari e il badante Brahim El Mazoury, ora, a stretto giro, arriverà in Aula anche Viviana Tononi, conosciuta a chi segue la pagina "Aiutiamo Carlo Gilardi" come Sonia. E' infatti la donna che, nel 2021, a lungo è rimasta "incatenata" fuori dagli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi di Germanedo. Eccedendo nella sua "protesta", secondo il quadro tracciato dalla Procura, nella persona del sostituto Andrea Figoni, lo stesso PM - da oggi in servizio a Cremona - che si è preso in carico l'intero pacchetto-Gilardi.
Nelle scorse settimane il magistrato ha firmato un decreto di citazione a giudizio in capo alla 51enne bresciana, contestandole svariati reati a cominciare dalla "violazione di domicilio". La donna per ben tre volte - il 26 giugno 2021, il 4 luglio e il 10 ottobre - si sarebbe introdotta "clandestinamente" all'interno della RSA, riuscendo a raggiungere il padiglione dove risiede l'airunese e la stanza assegnata all'uomo, equiparata a luogo di privata dimora. Ma non solo: ci avrebbe provato anche per due volte ad agosto - l'8 e il 22 - venendo però bloccata, dopo aver eluso il controllo della portineria, dai Carabinieri intervenuti su richiesta del personale.
Ed agli IRAM Viviana Tononi è tornata anche il 13 marzo di quest'anno. Anche quella domenica, per la Procura, avrebbe commesso un reato: il dr. Figoni le contesta infatti l'articolo 405 del codice penale che punisce il "Turbamento di funzioni religiose", per essersi introdotta nella chiesa della RSA, disturbando la messa per provare ad avvicinare Gilardi, gridando e facendo resistenza al tentativo del persona di allontanarla.
In questa e in 12 altre occasioni, tra l'altro, arrivando a Lecco in violazione del provvedimento adottato il 15 dicembre 2021 per impedirle di fare ritorno nel Comune. Da qui l'ulteriore capo d'imputazione formulato dal PM che la accusa infine anche di "Molestia o disturbo alle persone". La "contestatrice" avrebbe infatti effettuato "per petulanza o comunque per biasimevoli motivi" numerose telefonate - 15 solo nella giornata del 30 agosto 2021 - con il proprio cellulare allo studio dell'Avvocato Barra, importunando dunque la professionista. Già annunciata la costituzione di parte civile di quest'ultima, con la collega Elena Ammannato che, su autorizzazione del giudice tutelare Marta Paganini, rappresenterà anche Carlo Gilardi. Gli IRAM invece sono assistiti dall'avvocato Luca Perego.
Prima udienza fissata per il 3 ottobre, al cospetto del giudice Giulia Barazzetta.
A.M.
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