L'auto della Polizia in piazza Affari in una foto di repertorio
Per i due under 18 il fascicolo è incardinato a Milano, al Tribunale per i minorenni. I cinque maggiorenni, invece, quest'oggi, in Aula a Lecco hanno anticipato al giudice Martina Beggio l'intenzione di chiedere la messa alla prova, chiudendo dunque la loro partita con la Giustizia optando per prestarsi a lavori di pubblica utilità, secondo il programma che sarà elaborato dall'Ufficio preposto. Proprio per consentire la redazione del piano, la causa è stata aggiornata al prossimo mese di gennaio, dinnanzi al nuovo presidente della sezione penale del Tribunale di Lecco Bianca Maria Bianchi, in arrivo da Bergamo. Sarà lei a valutare la richiesta dei difensori. Potrebbe chiudersi dunque così il processo principale dei due filoni giudiziari conseguenti al "tafferuglio" verificatosi sabato 5 giugno 2021 in Piazza Affari a Lecco. Una vicenda che aveva tenuto banco nella pagine di cronaca. Tre ragazzi italiani erano infatti ricorsi alle cure del pronto soccorso dopo aver subito quella che in un primo momento avevano descritto con un'aggressione, originata, nel loro racconto, dalla pretesa di denaro avanzata da una "crew" di giovanissimi nordafricani quella sera "di stanza" nel parcheggio retrostante la torre del vecchio Tribunale. A distanza di qualche giorno, però, i denuncianti si erano trovati ad essere... denunciati. Rissa aggravata il reato contestato loro dagli agenti della Squadra Mobile cittadina. "L’acquisizione delle immagini, con il conforto di alcune dichiarazioni, ha permesso di restituire una ricostruzione dei fatti diversa rispetto a quella oggetto di racconto da parte dei feriti": avevano sottolineato gli inquirenti, riferendo come per "futili motivi" i giovanotti - residenti nella cintura lecchese - avrebbero attaccato briga con gli stranieri, con il diverbio degenerato ben presto in rissa. Quest'oggi in Aula era presente personalmente soltanto Mbaye D., senegalese, classe 2002, l'unico della compagine dei nordafricani a giudizio a Lecco in quanto maggiorenne. Rappresentati invece dall'avvocato Ruggero Panzeri (in alcuni casi in co-difesa con il collega Roberto Tropenscovino) gli altri quattro, tutti nati in città e oggi trentenni: Davide P., Mario D., Francesco P. e Riccardo R.. Come anticipato, si tornerà in Tribunale a gennaio.
A.M.