Renzi ''mattatore'' a Lecco: da questo territorio mi aspetto la sorpresa di chi lavora e non attende il reddito di cittadinanza

“Benedetto Croce diceva che l’onestà in politica è la competenza” ha ricordato Matteo Renzi, suscitando gli applausi convinti dei presenti. Quest’ogggi la sala don Ticozzi era gremita a tal punto che in tanti non hanno trovato posto a sedere. Unico tra i leader di partito a farlo per ora, l’ex Presidente del Consiglio è giunto nella città del Manzoni per lanciare l’ultima fase della campagna elettorale del cosiddetto terzo polo, ovvero la formazione nata dall’alleanza tra Azione di Carlo Calenda e Italia Viva.

Matteo Renzi

“Abbiamo l’onore di un leader politico a Lecco, un politico che parla con i fatti” ha esordito nel suo intervento introduttivo Antonio Rusconi, coordinatore provinciale di Italia Viva e organizzatore della serata. “Noi vogliamo Mario Draghi e non Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. Noi abbiamo i candidati del territorio” ha ribadito il sindaco di Valmadrera scaldando la folla. Nelle prime file, oltre ai sopracitati candidati Stefano Motta e Giuseppe Conti, c’erano diversi amministratori del territorio e imprenditori.

“Prendiamo Draghi. La destra ha sfiduciato Draghi, compresa Forza Italia. Oggi vi sembra normale che chi ha votato Forza Italia porti il simbolo del PPE in braccio alla fiamma della Meloni. Ormai Berlusconi è il junior partner dei sovranisti” ha esordito il leader di Italia Viva. “A sinistra Letta ha fatto l’accordo con Frantoianni che per 55 volte non ha votato la fiducia a Draghi. Vi risparmio poi l’alleato del PD di nome Luigi Di Maio” ha aggiunto Matteo Renzi suscitando le risate dei suoi ascoltatori. “Noi abbiamo fatto il jobs act, industria 4.0, IRAP – costo del lavoro, superammortamento, ACE. Chiedete agli altri cosa hanno fatto. Gli altri balbettano” ha sottolineato l’ex premier, in carica dal febbraio 2014 al dicembre 2016. L’intervento del senatore di Rignano è quindi proseguito tra un’imitazione della voce di un Berlusconi che “quando parte può venderti di tutto” e la rivendicazione di quegli 80 euro che “oggi andrebbero come minimo raddoppiati”. L’attenzione degli spettatori era massima.

Antonio Rusconi

“Noi abbiamo una generazione di politici che mette i like ma a forza di like non vai da nessuna parte” ha aggiunto Matteo Renzi sotto gli occhi attenti dell’onorevole Francesco Bonifazi che lo ha accompagnato. “Qui dentro chi di voi ha messo da parte un po’ di soldi è riuscito a farlo perché si è spaccato la schiena, non ha aspettato che lo Stato gli facesse l’elemosina. Poi certo se non ce la fai lo Stato ti aiuta” ha sottolineato suscitando i convinti applausi degli imprenditori in platea. “Tra reddito di cittadinanza, bonus facciate e bonus 110% qui fanno le leggi e poi scoprono truffe da 10 miliardi di euro. Se tu fai delle leggi che permettono di rubare dieci miliardi di euro stai uccidendo le speranze della nuova generazione” ha ribadito Matteo Renzi. Dopo un commento su “Salvini partito come comunista padano”, l’intervento del leader di Italia Viva si è avviato verso alla conclusione.

“All’Italia oggi serve la dimensione del sogno. Io immagino un’Italia che attrae talenti dal mondo. Voglio che i giovani migliori di tutto il mondo sentano il bisogno di venire in Italia a studiare. Ed è chiaro che chi studia e fa l’università qui diventa cittadino italiano” ha spiegato il senatore, per poi aggiungere “sogno un paese nel quale si possa investire senza perdere tempo dietro alla burocrazia”. Infine, uno sguardo al futuro politico. “Credo che l’inizio di questa scommessa con gli amici di Azione rappresenti un seme per il domani. Non credo che Forza Italia possa continuare così. Il PD dovrà decidere se abbracciare i 5Stelle o essere riformista” ha evidenziato.

“Da qui ai prossimi mesi ci sarà da costruire una casa comune europea con il presidente Macron. In Parlamento ci sarà da fare una battaglia o in maggioranza con Mario Draghi o all’opposizione se ci sarà Giorgia Meloni” ha aggiunto per poi concludere “ce la giochiamo sul filo dei voti. Serve un lavoro casa per casa. Vedervi così tanti mi fa pensare che in questo territorio ci può essere una sorpresa. La sorpresa del mondo che lavora e non aspetta il reddito di cittadinanza”. Terminato l’intervento, totalmente a braccio, e la successiva standing ovation, Matteo Renzi ha concesso selfie e fotografie a molti dei presenti accorsi in massa sotto il palco.

Alessandro Bertolini, Stefano Motta, Mauro Del Barba, Matteo Renzi, Alessandra Durante  e Giuseppe Conti

“Sono molto soddisfatto perché si è parlato di dare risposte concrete ai problemi del paese. C’erano molti imprenditori, amministratori e giovani” ha commentato a margine dell’incontro Antonio Rusconi. “Penso che insieme stiamo costruendo qualcosa di importante per il futuro anche a Lecco”. A 13 giorni dalle elezioni, la campagna elettorale è ormai entrata nella fase più calda.
Andrea Besati
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