Lecco: a Palazzo Falck la presentazione dei candidati del Terzo Polo con Giusy Versace
"Per noi del Terzo Polo Giusy Versace ha il merito di portare in campagna elettorale il tema della fragilità. Sappiamo che con il covid il numero dei poveri e dei fragili è aumentato notevolmente. Finalmente in campagna elettorale anche a Lecco diamo voce a coloro che di solito hanno ben poca voce". Così Antonio Rusconi, uno dei due coordinatori provinciali di Italia Viva, ha introdotto Giusy Versace in occasione della conferenza stampa svoltasi questo pomeriggio a Palazzo Falck, in Piazza Garibaldi a Lecco.
Lo scopo dell'evento era quello di presentare alcuni dei candidati del cosiddetto Terzo Polo, lista nata dall'alleanza tra Italia Viva di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda. Eletta alla Camera dei deputati con Forza Italia nel 2018, Giusy Versace è oggi candidata capolista al plurinominale del Senato nel collegio di cui fa parte la nostra provincia.
Lo scopo dell'evento era quello di presentare alcuni dei candidati del cosiddetto Terzo Polo, lista nata dall'alleanza tra Italia Viva di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda. Eletta alla Camera dei deputati con Forza Italia nel 2018, Giusy Versace è oggi candidata capolista al plurinominale del Senato nel collegio di cui fa parte la nostra provincia.
Giusy Versace fra Stefano Motta (a sinistra) e Giuseppe Conti
Accanto a lei c'erano Giuseppe Conti, imprenditore e candidato nel collegio uninominale sempre per il Senato, e Stefano Motta, attuale sindaco di Calco in corsa nel collegio uninominale per la Camera dei deputati. L'evento è stato organizzato da Cantiere Lecco, formazione politica nata poco meno di un mese fa.
"Quasi tutti i componenti di Cantiere Lecco provengono dal mondo del centrodestra. Abbiamo pensato di lasciare quell'area, nello specifico Forza Italia, perché ci siamo sentiti traditi dalla scelta, dettata da ragioni meramente partitiche, di non supportare il governo Draghi. Questo non è il nostro modo di intendere la politica. Per noi la politica deve essere al servizio dei cittadini e dell'interesse nazionale" ha spiegato Andrea Secchi, membro di Cantiere Lecco. "All'inizio ci siamo uniti a Italia al Centro ma poi abbiamo abbandonato quel progetto quando il suo leader, Giovanni Toti, ha scelto di allearsi con chi aveva fatto cadere il governo Draghi. Abbiamo quindi creato Cantiere Lecco, un gruppo di amici secondo cui fare politica significa impegnarsi per il territorio, mettersi la faccia e farlo in maniera coerente. I partiti che formano il terzo polo ci hanno accolto a braccia aperte e insieme siamo riusciti a creare un gruppo forte, in grado di unire le competenze e le idee di ognuno per lavorare al meglio sul territorio" ha concluso Secchi.
"Quasi tutti i componenti di Cantiere Lecco provengono dal mondo del centrodestra. Abbiamo pensato di lasciare quell'area, nello specifico Forza Italia, perché ci siamo sentiti traditi dalla scelta, dettata da ragioni meramente partitiche, di non supportare il governo Draghi. Questo non è il nostro modo di intendere la politica. Per noi la politica deve essere al servizio dei cittadini e dell'interesse nazionale" ha spiegato Andrea Secchi, membro di Cantiere Lecco. "All'inizio ci siamo uniti a Italia al Centro ma poi abbiamo abbandonato quel progetto quando il suo leader, Giovanni Toti, ha scelto di allearsi con chi aveva fatto cadere il governo Draghi. Abbiamo quindi creato Cantiere Lecco, un gruppo di amici secondo cui fare politica significa impegnarsi per il territorio, mettersi la faccia e farlo in maniera coerente. I partiti che formano il terzo polo ci hanno accolto a braccia aperte e insieme siamo riusciti a creare un gruppo forte, in grado di unire le competenze e le idee di ognuno per lavorare al meglio sul territorio" ha concluso Secchi.
Secondo da sinistra Andrea Secchi di Cantiere Lecco
Ha quindi preso la parola l'onorevole Versace. Dopo aver perso le gambe in un grave incidente stradale nel 2005, Giusy Versace ha abbracciato l'atletica leggera ed è diventata un atleta di livello internazionale. "Ho scelto di combattere e di continuare a sorridere alla vita" ha sottolineato Versace. "Io sono rimasta dov'ero, fedele ai valori liberali e riformisti. Contribuendo ad innescare la caduta del governo Draghi, Forza Italia ha perso l'occasione di riproporsi come l'area più moderata del centrodestra. Di questa crisi il paese non aveva proprio bisogno anche perché fra pochi mesi ci sarebbero comunque state le elezioni" ha aggiunto l'onorevole a proposito della sua uscita dal partito guidato da Silvio Berlusconi. "Nella scorsa legislatura io ho presentato poche proposte di legge ma ho creduto fermamente in ognuna di esse, come dimostra la battaglia a favore delle pari opportunità per gli atleti paralimpici nei gruppi sportivi delle forze armate. Intendo continuare a portare avanti battaglie come questa fuori e dentro il Parlamento. Credo che il progetto del Terzo Polo abbia grandi potenzialità di crescita e possa dare a tante persone la possibilità di sentirsi rappresentati" ha concluso Giusy Versace, suscitando i convinti applausi dei presenti.
"Parliamo di ciò che abbiamo fatto: provvedimenti come industria 4.0 li ha realizzati il governo Renzi. In Italia c'è un senso di avvilimento diffuso, nonostante tutto quello che il mondo ci invidia. Manca quella speranza che io ho trovato in questo gruppo di lavoro" ha esordito l'imprenditore Giuseppe Conti.
Il candidato all'uninominale del Senato si è quindi concentrato su alcune delle sue priorità. "L'imprenditore è colui che dà opportunità e con industria 4.0 abbiamo portato tecnologia e cultura nella fabbrica. Quello è anche un provvedimento a sostegno dell'innovazione e ad esso vogliamo affiancare lo sviluppo della telemedicina, l'inserimento di sistemi informatici nel turismo e anche nella gestione dei trasporti ferroviari. E poi i giovani, che oggi sono poco ascoltati. Con la riforma degli ITS, per esempio, vogliamo rendere i nostri giovani fieri di essere formati in Italia" ha sottolineato Conti.
Il candidato all'uninominale del Senato si è quindi concentrato su alcune delle sue priorità. "L'imprenditore è colui che dà opportunità e con industria 4.0 abbiamo portato tecnologia e cultura nella fabbrica. Quello è anche un provvedimento a sostegno dell'innovazione e ad esso vogliamo affiancare lo sviluppo della telemedicina, l'inserimento di sistemi informatici nel turismo e anche nella gestione dei trasporti ferroviari. E poi i giovani, che oggi sono poco ascoltati. Con la riforma degli ITS, per esempio, vogliamo rendere i nostri giovani fieri di essere formati in Italia" ha sottolineato Conti.
Ha quindi preso la parola Stefano Motta, oggi sindaco di Calco ma in passato primo cittadino di Brivio. "Si sta realizzando una comunità di intenti molto profonda sia con la gente sia insieme ai candidati. C'è sempre il desiderio e la voglia di fare meglio del proprio concorrente. Questa campagna elettorale, però, noi l'abbiamo subita. Non volevamo andare a elezioni. Le lamentele della gente che abbiamo ascoltato in questi giorni hanno rafforzato la nostra convinzione: nell'attuale situazione di crisi non c'era alcun bisogno di andare a elezioni anticipate" ha esordito Stefano Motta.
"Gli uffici tecnici dei comuni, già privi dell'organico necessario per la normale amministrazione, sono stati completamente bloccati. Eravamo impegnati nella preparazione dei bandi per il PNRR, nonché nel far sì che, una volta ottenuti i finanziamenti, fosse possibile realizzare le opere nei tempi previsti. Oggi questo percorso virtuoso è stato bloccato. Rischiamo di perdere i soldi, di non arrivare in tempo nella realizzazione dei progetti" ha proseguito Conti.
"Gli uffici tecnici dei comuni, già privi dell'organico necessario per la normale amministrazione, sono stati completamente bloccati. Eravamo impegnati nella preparazione dei bandi per il PNRR, nonché nel far sì che, una volta ottenuti i finanziamenti, fosse possibile realizzare le opere nei tempi previsti. Oggi questo percorso virtuoso è stato bloccato. Rischiamo di perdere i soldi, di non arrivare in tempo nella realizzazione dei progetti" ha proseguito Conti.
Antonio Rusconi
Abbiamo quindi chiesto al sindaco di Calco la sua posizione in merito allo stato dei trasporti ferroviari regionali e alle difficoltà che attraversano quotidianamente i pendolari. "Guardi, l'ex prefetto Castrese De Rosa, nella lettera con cui si è congedato dagli amministratori locali della provincia, ha sottolineato come le strade di cui disponiamo siano indegne di un popolo laborioso come quello lecchese. Il territorio della provincia di Lecco è vocato al trasporto ferroviario non ai camion" ci ha risposto Stefano Motta. "Mi riferisco sia al trasporto merci sia ai pendolari. Il servizio non funzionava prima e non funziona ora nonostante l'acquisto dei nuovi convogli e questo incide tantissimo sulla qualità della vita delle persone". Infine, la chiosa: "Io penso che ci sia modo per ribaltare questa situazione. I lecchesi, ma in generale i lombardi, hanno le capacità e le competenze per cambiare questo sistema ferroviario". Così, mentre era in corso l'ennesimo sciopero di Trenord, si è conclusa la conferenza stampa.
Andrea Besati