Riello: parlare di corda in casa dell’impiccato


Cara Leccoonline

Lo diceva anche Che Guevara “Bisogna essere duri senza mai perdere la tenerezza” qui da mutuare in speranza. Poi c'era quell’altro che diceva “la speranza è l’ultima a morire, ma poi muore”.

Devono essere queste due linee guida che muovono il pacioso rivoluzionario Gattinoni quando presentandosi al presidio della Riello credendosi Cavour riesce a sventolare la corda, il TLR, a casa dell’impiccato, il produttore di caldaie che a Lecco e dove il TLR vien avanti si eliminano al posto che moltiplicarsi.

Il TLR lecchese è in più una Stufa/centrale termica, al Caleotto pure a metano, al posto di quel percorso moderno della microgenerazione diffusa proprio con caldaie ad alta efficienza, per non parlare poi dei pannelli solari

Poi il nostro Cavour magari nel promettere piani regolatori a misura di azienda, invece nella Variante del PGT farà come con l'Area ex Leuci, tiene il vincolo produttivo finché nessuno la vuole, quando si presenta il primo immobiliarista che vuol metterci case, negozi e cemento, oplà, il vincolo si può togliere, a patto che si faccia un bel museo a cielo aperto, alla exLeuci delle lampadine, qui, ovvio, di caldaie e serpentine

Dopo la corda a casa dell’impiccato e la viabilità per i cittadini e le imprese distrutta dagli scavi per i tubi del Tlr, Gattinoni potrà sempre proporre, visionario com'è, una nuova rivoluzione.
Scavare le strade e non metterci più i tubi per l’acqua calda del Teleriscaldamento ma solo l’acqua, tanto quando piove si blocca lo stesso tutto il traffico e così facciamo i canali navigabili.​

Lecco come Venezia
Altro che caldaie
Hai voglia il picco di turismo
E abbiamo già il logo

Paolo Trezzi
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