Calolzio: nottata in bianco per l'assessore Valsecchi, intervenuta per il sottopasso allagato

E' andata a letto solo a problema risolto. Mentre il suo “collega” Fabio Sabatini, dismessi i panni del volontario della Protezione Civile, ha indossato senza soluzione di continuità gli abiti da lavoro tornando alla sua “quotidianità” senza aver chiuso oggi. Nottata insonne per l'assessore Cristina Valsecchi, impegnata in prima persona nel monitoraggio del territorio dopo il temporale che si è abbattuto sul capoluogo della Val San Martino. “Sono uscita verso le 2.30, quando ha smesso di grandinare per accertarmi della situazione” racconta la delegata alla Protezione Civile, poi intervenuta per prestare assistenza ad una lecchese, appena uscita dal Dancing Lavello, rimasta bloccata con l'auto in panne nel sottopasso di via Mazzini, allagato.

Il sottopasso di via Mazzini allagato. Nel riquadro l'assessore Cristina Valsecchi

“Ho chiamato Fabio e con un altro ragazzo di passaggio per andare al lavoro, pur avendo già chiamato i vigili del fuoco, siamo poi riusciti a spingere fuori la vettura. La donna era agitata e non se la sentiva di guidare, pur essendo la macchina ancora marciante. L'ho così accompagnata a casa a Bonacina. Sono poi tornata a controllare la situazione e se negli altri sottopassi l'acqua si era “asciugata”, in via Mazzini continuavano ad esserci 40 centimetri di accumulo con le pompe che, pur funzionanti, non riuscivano ad aspirare, forse per la presenza di qualcosa che ostruiva le griglie. Ho così chiamato di nuovo i vigili del fuoco, gestendo nel frattempo con Fabio la viabilità alle due rotonde, deviando il traffico, finché la situazione non si è risolta. Devo ringraziare la Protezione civile di Olginate che pur avendo avuto qualche problemino da affrontare sul suo territorio, ci ha aiutato. Questa mattina poi mi sono subito attivata con i nostri Uffici comunali per risolvere la questione delle pompe. Nessuna criticità, invece, per fortuna, si è registrata in altri punti del paese, incluso viale De Gasperi dove era presente dell'acqua che non ha però creato una situazione di pericolo”.
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