Bellano: Maccadò come Montalbano, in fase di scrittura la serie TV. E Vitali 'vigila' sul suo maresciallo

L'assessore Stefano Calvasina, Andrea Vitali e il sindaco Antonio Rusconi a Venezia
Sotto l'home page dalla casa editrice con la definizione
"il maresciallo più amato della letteratura italiana"

Dopo le indiscrezioni ora c’è l’ufficialità: i casi del maresciallo Maccadò diventano una serie televisiva. Questa mattina al lido di Venezia – sede del prestigioso festival cinematografico internazionale – ne è stata data notizia nello stand cogestito dalla Camera di Commercio di Como e Lecco, da Lariofiere e dall’ente Fondazione dello Spettacolo. Presente lo stesso scrittore bellanese Andrea Vitali, la cui penna ha dato vita a quello che già viene definito «il maresciallo più amato della letteratura italiana», come si legge sul sito ufficiale. Lasciati i Piani Resinelli, dove nel pomeriggio di domenica ha presentato il suo ultimo libro, “La gita in barchetta”, Vitali si è infatti precipitato in Laguna per essere presente all’incontro.
Attualmente si è nella fase della sceneggiatura e cioè della traduzione del testo narrativo in un copione ed è quindi ancora presto per parlare di produzione vera e propria e quindi di registi e attori.
Nella vasta produzione di Vitali, che nemmeno lo stesso autore è in grado di numerare con precisione, il maresciallo Ernesto Maccadò ha preso posto da tempo in questa sorta di epica bellanese contemporanea, popolate da personaggi un po’ squinternati più che da eroi. Finché, nel 2018, con il caso di Doris Brilli, giovane graziosa del luogo dalla fama equivoca, Vitali ci racconta di quello che fu il primo caso del maresciallo calabrese  arrivato in quel di Bellano non propriamente esultante per via di un clima, in senso meteorologico, decisamente poco accogliente e con il cruccio di un figlio che lui e la moglie vorrebbero ma che stenta ad arrivare, dovendosi peraltro occuparsi di vicende grottesche ma memorabili come l’estro del narratore lagheè sa trasformarle. Inizia così una vera e propria serie, appunto “I casi del maresciallo Maccadò” per la quale fino a oggi sono già usciti cinque titoli.
Sul maresciallo di Bellano ha messo gli occhi anche la televisione che da anni ha nei suoi palinsesti altri marescialli, commissari, poliziotti e poliziotte dal non indifferente successo di pubblico. Per quanto il nostro Maccadò e, soprattutto, i delitti di cui si occupa abbiano ingredienti e stili molto differenti. E sarà interessante vederne la resa sullo schermo.
Attraversa la società Alexandra Produzioni Cinematografiche – che ha contattatp Vitali – è stato raggiunto un accordo con Raifiction per un progetto che prevederebbe appunto la trasposizione di quattro dei cinque romanzi del ciclo “ufficiale”: quattro film da cento minuti ciascuno.
Per ora, come detto, si è alla sceneggiatura affidata per la Rai a Daniela Coppini e per Alexandra Produzioni a Salvatore De Mola, sceneggiatore tra gli altri lavori di molte delle puntate del commissario Montalbano di Andrea Camilleri, commissario dalle travolgenti fortune televisive. In questo frangente, a Vitali tocca il ruolo di salvaguardare l’anima del maresciallo: le esigenze televisive richiedono inevitabili modifiche e lo scrittore è chiamato a evitare che i cambiamenti non siano degli stravolgimenti.
«Se il progetto va in porto – è il commento di Vitali – è certo una bella soddisfazione. Intanto è già divertente vedere come si passa dalla narrativa alla scrittura per il cinema».
A esultare è anche il sindaco bellanese Antonio Rusconi, anch’egli a Venezia, il quale vede nel Maccadò televisivo un’altra nuova straordinaria pubblicità per il paese che in questi ultimi anni ha indubbiamente guadagnato una non indifferente fama turistica, arrivando tra le altre cose a poter sventolare la “bandiera arancione” assegnata dal Touring club alle località di fascino.
La speranza, naturalmente, è che le scene vengano girate nel loro teatro naturale che è Bellano. Vitali dice come gli stessi sceneggiatori siano già stati in visita sul Lario, tra Bellano e Vendrogno, rimanendo colpiti del paesaggio eccezionale che conosciamo e abbiano verificato come sia possibile effettuare le riprese in quei luoghi.
Del resto, lo stesso Comune ha assicurato appoggio logistico e anche finanziario.
D.C.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.