Morti sotto il fuoco nemico, tornati dalla Russia o scampati al fronte greco-albanese: altre 15 marmette al Sacrario del 'Morbegno'

Domani, domenica 4 settembre, come da tradizione iniziata nel 1959, gli alpini saliranno al Pian delle Betulle, in alta Valsassina, presso la Chiesetta votiva del Battaglione “Morbegno” (ex voto sul fronte greco-albanese, 1941), per onorare la memoria dei Caduti e dei Reduci.
Nell’occasione, nell’anno del 140esimo anniversario della costituzione del Quinto Reggimento Alpini, si terrà anche la cerimonia militare di avvicendamento del Comandante del Battaglione Morbegno e dunque il passaggio del testimone tra il Ten.Col. Carmelo Pezzino e il Ten.Col. Stefano Cordaro.
Alla messa, come da programma curato dalla Sezione ANA di Lecco, seguirà poi l’apposizione di 15 nuove “marmette” all’interno del Sacrario.
Le vicissitudini di 10 alpini la cui memoria sarà conservata alla Betulle sono state ricostruire dal Cavalier Mario Nasatti. “Come Presidente dell’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare, Federazione Provinciale di Lecco, in ricordo di mio padre Giacomo Nasatti, sergente  del “Morbegno” reduce di guerra e prigionia dai lager nazisti e del compianto Angelo Sala, scrittore storico, giornalista e direttore del “penna nera delle Grigne” dal 2009 svolgo, volontariamente, le ricerche dei documenti (Fogli Matricolari) utili alla domanda per l’apposizione della “marmetta” e per la concessione della Medaglia d’Onore agli ex internati nei Lager nazisti” spiega l’alpino condividendo, in accordo con la sezione ANA di Lecco, con i nostri lettori il frutto del suo lavoro, reso possibile dalla fattiva disponibilità dell’Archivio di Stato di Como.
 

Bettiga Ottorino, nato a Colico il 25 novembre 1919, chiamato alle armi l’11 -3- 1940, arruolato nel 5°  Alpini Battaglione “Morbegno” ha partecipato alle operazioni di guerra sui 3 Fronti: Alpino Occidentale,  greco-albanese e Fronte russo. Sopravvissuto al tragico ripiegamento sulla gelida steppa russa è stato ricoverato all’Ospedale Italiano di Carcov per congelamento. Rimpatriato il 12-2-1943, ricoverato all’Ospedale Orfanatrofio di Varese; dimesso il 9 aprile 1943, inviato in licenza di convalescenza di gg. 60. Per i cicli di Guerra 1940/1945 gli è stata conferita la “Croce al merito di Guerra”.    

Sergente maggiore Castelletti Mario, nato a Parravicino, Erba, il 25 febbraio 1915, chiamato alle armi il 19-4-1936, nel 5° Alpini Battaglione “Morbegno”, dopo 2 congedi e relativi richiami viene promosso al grado di Sergente, partecipa alle operazioni di Guerra sul Fronte Occidentale e Fronte greco-albanese ivi decorato di “Croce di Guerra” per i fatti d’arma di 15 -11- 1940 (Kazanit) e di quota 2120 del Monte Guri i Topit, del 4-4-1941. Dopo l’armistizio del 23-4-1941, rientrato al Corpo, promosso Sergente Maggiore, partito per il fronte russo, decorato di Croce di Guerra, il 25 gennaio 1943. Rimpatriato e sbandatosi in seguito ai fatti politici militari dell’8 settembre 1943, dal Piemonte è riuscito a tornare a casa, assunto inizialmente dalla ditta Gaffuri di Erba e in seguito dalla F.I.L.P. come operaio. Congedato in seguito allo scioglimento delle Forze armate regie (Decreto del Duce in data 27-10-1943). Sposatosi nel 1946 è deceduto nel 1995, all’età di anni 80.

Colombo Antonio, nato a Albavilla (CO) il 10 agosto 1915, chiamato alle armi il 18 -4- 1936, nel 5° Alpini Battaglione “Morbegno”, 47^ Compagnia. Mandato in congedo illimitato il 28 – 9-1936. Richiamato dalla Licenza illimitata partecipa alle operazioni di guerra alla Frontiera Occidentale. Il 15 novembre 1940, in località Kazanit (fronte greco- albanese) nel corso di un durissimo combattimento riporterà gravi ferite d’arma da fuoco. Ricoverato all’Ospedale Militare di Tirana morirà il 4 dicembre all’età anni 25, indi sepolto a Tirana.  All’eroico alpino è stata conferita la Medaglia di Bronzo al Valor Militare (alla memoria)  

Invernizzi Giuseppe, nato a Cremeno l’8 aprile 1922, chiamato alle armi il 22 gennaio 1942, nel 5° Alpini Battaglione “Morbegno”, 45^ Compagnia. Il 20 luglio 1942, partito per la Russia, Disperso nel fatto d’arme del 26 gennaio 1943, fronte Russo. La domanda per apposizione della “marmetta votiva” è stata fatta su richiesta della sorella, signora Margherita Invernizzi.

Maroni Antonio, nato a Primaluna il 28 aprile 1912, chiamato alle armi il 2 marzo 1933, tale nel 5° Alpini Battaglione “Morbegno”, 47^ Compagnia. Inviato in congedo illimitato il 24 agosto 1934. Richiamato alle armi il 31 -5-1940 ha partecipato alle operazioni di guerra svoltesi sui 3 fronti: Occidentale, Greco-albanese e fronte russo. l’8 settembre 1943, in servizio a San Candido (Val Pusteria), è stato catturato dai tedeschi e deportato nei Lager nazisti in Germania. Rimpatriato a fine conflitto il 18 luglio 1945. Onorificenze: il 2 giugno 2019 è stata concessa Medaglia d’Onore (alla memoria) per la prigionia nei Lager nazisti.  

Monga Luigi, nato a San Bartolomeo Valcavargna (CO) il 12 ottobre 1911, chiamato alle armi il 12 marzo 1932, tale nel 6° Regg. Alpini Battaglione “Morbegno”, mandato in “Congedo Illimitato” il 2 settembre 1933. Concessa dichiarazione di aver avuto “Buona condotta e di aver servito con fedeltà e onore”. Richiamato alle armi il 29 novembre 1940. Il 28 dicembre partito via aerea da Foggia e giunto a Tirana, destinato al Battaglione “Morbegno” del 5° Alpini. Morto nell’Ospedale da Campo n. 130 per ferite da pallottola riportata nel combattimento di quota 926 di Squimari (Val Tomorezza -Albania) il 24 gennaio 1941; è stato sepolto a Elbassan, nel Nuovo Cimitero Militare. All’eroico Alpino è stata conferita la Medaglia di Bronzo al Valor Militare (alla memoria).

A Squimari gli Alpini del “Morbegno”, duramente provati dai combattimenti e dalle intemperie di quel terribile inverno, espressero il Voto alla Madonna sciolto nel 1959, proprio al Pian delle Betulle, con la consacrazione della Chiesetta.

Sergente Noseda Elia, nato a Civiglio il 30 gennaio 1918, chiamato alle armi il 30 marzo 1939, nel 5°  Alpini Battaglione “Morbegno”, il 1 luglio 1939 nominato Alpino scelto, Caporale Radiotrasmettitore. Ha partecipato alle Campagne di Guerra svoltesi al Fronte Occidentale e greco-albanese. Promosso sergente il 30 maggio 1942, partito per il Fronte russo. Tornato dalla Russia, il 9 settembre 1943, è stato catturato dai tedeschi a Varna (BZ) e internato in territorio germanico. Rimpatriato il 10 settembre 1945. Ha titolo all’attribuzione dei benefici di guerra per Campagna di Guerra Anno: 1941 – 1942 -1943- 1944-1945, nel 1953 gli è stata conferita la “Croce al merito di Guerra” per l’internamento in Germania. Il 5 febbraio 2021 il prefetto di Como ha conferito la Medaglia d’Onore (alla memoria) alla figlia Signora Silvia.

Sergente maggiore Noseda Natale, nato a Civiglio il 24 agosto 1915, chiamato alle armi il 19 aprile 1936 nel 5°Regg. Alpini Battaglione “Morbegno”, 47^ Compagnia. Congedato il 24 agosto 1937 col grado di caporal maggiore. Richiamato alle armi per addestramento il 31 agosto 1939, partecipa alle 3 Campagne di guerra svoltesi alla Frontiera Occidentale, greco- albanese e russo. Scampato al fronte russo, l’8 settembre 1943, è stato catturato dai tedeschi a Fortezza (BZ) e internato in Germania nei campi di concentramento nazisti. Il rimpatrio avvenne il 3 luglio 1945. Decorazioni: Fronte greco-albanese: Croce al Valor Militare, 21 -1-1941 quota 926 di Squimari. Fronte greco-albanese: 4-4-1941, quota 2120 di Monte Guri i Topit, promosso (Sergente per meriti di guerra). Inoltre, nel 1970, gli sono state conferite 2 “Croci al merito di Guerra” per il periodo bellico (1940-1941) e per l’internamento in Germania. Autorizzato a fregiarsi del distintivo del periodo bellico 1940 – 1945 ed apporre sul relativo nastrino n. 5 stellette d’argento corrispondenti agli anni di campagna: 1941 – 1942 – 1943 – 1944 – 1945. Il 5 febbraio 2021, il Prefetto di Como ha consegnato la Medaglia d’Onore (alla memoria) alla figlia Signora Marinella Noseda.

Nel 1955, Natale ed Elia contribuirono alla fondazione del “Gruppo Alpini di Civiglio”, entrambi ricoprirono la carica di capogruppo.

Vanossi Alfonso, nato a Croglio (Lugano, Svizzera) il 12 dicembre 1913, chiamato alle armi il 5 aprile 1934, nel 5° Reggimento Alpini Battaglione “Morbegno”, 44^ Compagnia. Il 1° luglio 1936 collocato in Congedo Illimitato. Richiamato alle armi per esigenze di carattere eccezionale, il 28 novembre 1940. Il 10 dicembre, giunto in territorio dichiarato in stato di guerra. Il 28 dicembre 1940, partito via aerea da Foggia e giunto a Tirana, destinato al Battaglione “Morbegno”. Sul Fronte greco-albanese, il 24 gennaio 1941, partecipa all’azione di attacco comandata dal Capitano Adriano Auguadri a quota 926 di Squimari, sorprendendo il nemico e catturando armi e prigionieri. Per il valore dimostrato Alfonso riceverà la Medaglia d’Argento al Valor Militare (sul campo)
Sempre al Comando del Capitano Auguadri, Vanossi partecipa al “colpo di mano notturno” del 9 marzo 1941, a quota 2110 del Monte Guri i Topit, ricevendo la seconda Medaglia d’Argento al Valor Militare: gravemente ferito all’addome, rifiuta insistentemente qualsiasi aiuto per non distogliere gli uomini dall’azione, raggiungendo con i propri mezzi le linee italiane...
Ricoverato all’Ospedale da Campo, constatato la gravita delle ferite, sarà rimpatriato per le cure negli Ospedali Militari e Civili. Congedato nel maggio 1943 in seguito a Rassegna, per le ferite da schegge all’addome è deceduto a Erba il 15 febbraio 1944. La Città di Erba, riconoscente, ha intitolato una via all’eroico Alpino.     

Zerbi Pietro, nato a Chiavenna il 21 luglio 1919, chiamato alle armi il 15 marzo 1940, nel 5°Alpini Battaglione “Morbegno”, 44^ Compagnia, in Lecco. Partecipa alle operazioni di guerra svoltesi alla Frontiera Occidentale. Il 30 settembre 1940 consegue la qualifica di Alpino scelto in detto: Tiratore scelto fucile 91; Tiratore 1° classe fucile Mitragliatore. Il 10 novembre 1940, partito per l’Albania via aerea da Brindisi e giunto a Tirana. Morto nel fatto d’armi a quota 2120 di monte Guri i Topit (Albania), il nominato Alpino è morto in seguito a ferita d’arma da fuoco al torace, ferite da schegge al collo ed agli arti inferiori ed è stato sepolto a quota 2120 di Guri i Topit nel “Cimitero di guerra” con altre 24 salme, fra cui quella del Capitano Adriano Auguadri. All’eroico alpino è stata conferita la Medaglia di Bronzo al Valor Militare (alla memoria).

Sempre domani saranno apposte e benedette altre 5 marmette in memoria di Bonfanti Mario, Panati Andrea, Pizzagalli Giovanni, Villa Carlo e Bettega Guerrino.
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