Lecco: il doppio cognome parte piano, in 3 mesi è stato assegnato solo a 7 nuovi nati

La primissima è stata una bimba nata il 31 maggio all'ospedale Fazzi di Lecce, dimessa il giorno successivo, lo stesso in cui veniva pubblicato in Gazzetta Ufficiale la sentenza con quale la Consulta ha dichiarato illegittima l’automatica assegnazione del cognome paterno: la piccina ha fatto da apripista, con la scelta dei sui genitori di attribuire il "surname" di entrambi, fatta propria a stretto giro da altri neomamme e neopapà di Roma, Milano e Cagliari.
A distanza di tre mesi, quanti a Lecco, hanno scelto di mandare in soffitta un retaggio patriarcale, dando "visibilità" anche alla madre attraverso il doppio cognome? Non molti per la verità, anche se la percentuale supera di gran lunga quelle toccate da altre realtà, come la vicina Bergamo.
Stando ai dati forniti dall'Ufficio Anagrafe, tra il primo giugno e il primo settembre 2022 sono nati 70 bambini registrati con residenza a Lecco. Di questi 57 in città (e 13 fuori). Dei primi e dunque dei piccini nati a Lecco e residenti a Lecco,  7 hanno ricevuto il cognome di entrambi i genitori. Nessuno solo della mamma. Tutti gli altri dunque continuano "a chiamarsi" solo come papà.
Un 12% di doppi cognomi nei primi tre mesi post pronuncia della Consulta che apre una breccia piccola (molto piccola) nella "tradizione". A Bergamo l'asticella si è fermata al 5%. A Torino, invece, la novità ha interessato solo 1 famiglia su 10, a Bari 27 nuovi nati su 457. Forse è ancora presto. Forse come tante rivoluzioni, la sentenza, redatta da una giudice donna, Elisabetta Navarretta, che ha stabilito che la scelta del cognome deve «rispecchiare e rispettare l’eguaglianza e la pari dignità dei genitori», prenderà forza con il tempo. Magari una volta esauriti anche i dubbi (probabilmente un po' sciocchi) sul come avverrà poi la trasmissione ai discendenti.
A.M.
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