Mandello: al centenario Guzzi anche Gianni Redi con i suoi speciali diorami

"Ero ancora ragazzino quando osservavo all'opera mio padre, appassionato assemblatore di modelli contenuti in scatole di montaggio, di cui ricordo in particolare i velieri. Oggi, a 55 anni, quella passione me la porto ancora appresso".






A parlare è Gianni Redi, molto conosciuto a Mandello per la sua attività presso la tabaccheria della sorella in piazza Matilde Carcano, che nel tempo libero costruisce diorami, ovvero la riproduzione in scala ridotta - nel suo caso si parla di uno a ventiquattro - di scenografie che ricreano diverse ambientazioni, e che presto saranno protagonisti all'attesissimo raduno della Moto Guzzi, nei festeggiamenti per il centenario dell'azienda.






"Ciò che faccio è legato a dei soggetti che vedo e realizzo, perchè questo è lo stile che mi piace". E sempre da lui, fedele guzzista, è nata l'idea di riprodurre l'antica officina di Giorgio Ripamonti sul murales di via Cavour, con tutti i particolari in essa contenuti: dalle macchine utensili al modellino della GP, la moto Guzzi-Parodi realizzata appunto tra quelle mura.







"Produrre in scala comporta un lavoro di preparazione a monte, inteso come rilevazione delle misure" spiega l'appassionato Gianni, che con la sua opera visibile presso l'Officina del Giorgio Ferèe sarà presente, come anticipato, all'appuntamento mondiale dei guzzisti con il prodotto della sua creatività e manualità, tra colle, colori e minuscoli pezzi atti a ricostruire la scena.






I suoi diorami, però, vanno oltre al mondo delle moto, arrivando fin dove la fantasia di Redi spazia, e dunque fino ai presepi racchiusi in tronchi di albero scavati. "Sono legato soprattutto al mio primo diorama, quello di un'officina, concessionario Guzzi" racconta Gianni. A conferma che il primo amore non si scorda mai.
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