L'ANA verso le celebrazioni per il centenario. Ma gli Alpini sono stati 'di stanza' a Lecco?

Per la storia, le Penne Nere sono state “di stanza” a Lecco? La domanda si pone alla vigilia delle celebrazioni centenarie della sezione ANA, che domenica prossima organizza il 63° anniversario della consacrazione della chiesetta votiva del Battaglione Morbegno al Pian delle Betulle. L’importante cerimonia è ulteriormente valorizzata dall’avvicendamento del comandante del Battaglione Alpini Morbegno: il tenente colonnello Carmelo Pezzini farà il passaggio di consegne al subentrante Stefano Cordaro.


La caserma Sirtori, che ha visto gli alpini dal 1936 al 1943

La risposta alla domanda iniziale è sì, le Penne Nere sono state a Lecco nel periodo antecedente il secondo conflitto mondiale 1940/1945. La caserma Sirtori, in via Leonardo da Vinci, che prima si chiamava via Amilcare Ponchielli, in contrada Lazzaretto, ospitava il Centro Mobilitazione del Battaglione Morbegno del 5° Reggimento Alpini. Per il reclutamento, a partire dal 1936 e sino al 1943, arrivavano a Lecco le reclute ancora in abiti civili per indossare la divisa militare. La Sirtori ospitava una forza minima fissa di 30 Alpini addetti alle pratiche burocratiche, al magazzino vestiario e ai relativi servizi del casermaggio. Erano appartenenti al Battaglione Morbegno, riconoscibili per la nappina bianca.


Alpini in esercitazione nel lecchese nel 1940

C’è poi stato, nel marzo 1994, un breve ritorno degli Alpini del Morbegno a Lecco. Vennero destinati alla vigilanza per i seggi elettorali in occasione delle consultazioni per il nuovo parlamento della Repubblica. Arrivarono dalla caserma di Vipiteno, 1.000 metri di quota, 60 chilometri oltre Bolzano, 20 dal confine con l’Austria. Erano, alcuni, reduci dall’operazione Vespri Siciliani intorno a Palermo e dalle esercitazioni Nato, in Norvegia. Numerosi “bocia” lecchesi si trovavano nelle file del Morbegno, che estendeva la vigilanza ai vicini Comuni, arrivando anche nel territorio di Como.


La chiesetta votiva del Morbegno al Pian delle Betulle

Il quotidiano “La Provincia” scriveva il 28 marzo 1994: “È un ritorno per gli alpini del Morbegno”, e sottolineava che Angelo Bertola di Belledo, residente in via Tonio, si trovava a fare la guardia alle elementari Oberdan, a 100 metri dalla sua abitazione. Vicino a casa anche Stefano Spreafico, di San Giovanni, in servizio alla Carducci di Castello. Il quotidiano aggiungeva: “L’ondata commossa di ricordi, andando ai seggi, vi è stata per tanti veci del Morbegno come Angelo Pizzi, Ferdinando Valtancoli, Corrado Invernizzi, Enzo Curti, Lorenzo Braga, Nanni Bartesaghi e diversi altri”. Si scriveva pure che il Battaglione era stato il reparto di due indimenticabili presidenti dell’ANA lecchese come Ugo Merlini e Raffaele Ripamonti.


Un reparto del Morbegno riconoscibile per la nappina bianca

Quello della primavera 1994 è stato un servizio ai seggi che consente oggi di ricordare anche le truppe di montagna, fermo restando che la loro presenza più numerosa risale all’agosto 1879, quando avvenne la sosta del 7° Battaglione in marcia di trasferimento per il campo estivo. Lecco ospitò in quei giorni 18 ufficiali e 700 militari: i primi furono alloggiati negli alberghi Croce di Malta, Leon d’Oro, Italia, Due Torri e Del Ponte, mentre tutti gli altri furono distribuiti in diversi alloggi, oltre i 150 che andarono nel sottotetto della caserma Sirtori. Vi furono problemi per lo stallaggio dei cavalli, per i muli, per i carri, per il fieno, per la paglia stessa del riposo notturno degli Alpini. Ma tutto venne organizzato nel migliore dei modi, grazie all’impegno della municipalità e di privati cittadini. Buon auspicio, sicuramente, per il grande appuntamento nella città di Lecco del prossimo 23 ottobre.
A.B.
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