Il sistema è alla prova!
Quante volte si è affibbiato il termine di visionario idealista a chi evidenziava tutti i limiti e soprattutto le contraddizioni di questo sistema economico.
Si facevano così passare come quantomeno velleitarie affermazioni che denunciavano nella realtà di tutti i giorni un ribaltamento di valori per cui il Mercato e le sue leggi da strumenti al servizio del bene comune sono diventate, di fatto, un idolo a cui sacrificare tutto il resto.
In sostanza la tanto decantata centralità dell'Uomo veniva e viene sempre più spesso subordinata agli interessi prevalenti di un Sistema che, spacciando per vere solo presunte motivazioni di efficienza e competitività, nei fatti avvantaggia sistematicamente i più forti rispetto ai più deboli.
Il tutto fingendo di ignorare che non c'è peggior ingiustizia di chi fa parti uguali tra forze diseguali e cioè già in partenza sbilanciate, e non certo per demeriti dei più deboli.
Ma ora per i difensori di questo modello economico e sociale c'è un'occasione d'oro, pur specifica, per dimostrare invece che questo sia il miglior sistema possibile al servizio delle genuine esigenze umane e cioè far prevalere le ragioni dei Popoli su quelle speculative del mercato del Gas.
Infatti è ormai noto a tutti che il suo prezzo è stato, non casualmente, agganciato alle quotazioni della specifica borsa di Amsterdam, mercato di riferimento per l'Europa. Quotazioni che peraltro condizionano poi anche il prezzo dell'energia elettrica in Italia, compresa quella prodotta dalle fonti rinnovabili.
Il tutto di fatto sganciato dagli effettivi costi di produzione.
Questo strutturale meccanismo "artificioso" (chi l'ha voluto?) ha prodotto, facendo anche leva sull'"effetto guerra", una serie di distorsioni tali, amplificate ulteriormente dalle varie intermediazioni commerciali (una vera e propria giungla), che hanno consentito enormi profitti speculativi agli "addetti ai lavori" ma al contempo hanno procurato effetti devastanti sulla vita reale di famiglie e imprese.
Di fatto quindi questi meccanismi, la speculazione dei mercati e le convenienze di pochi stanno sovrastando l'interesse collettivo, che invece dovrebbe essere tutelato dal sistema, secondo i "soloni" dell'economia imperante.
Ecco qui l'occasione per dimostrare che invece il sistema sappia veramente garantire il primato della persona e dell'interesse generale.
I tanto saccenti boiardi nostrani e soprattutto europei, non certo in questo coerenti con l'originale ispirazione dei "Padri fondatori", sapranno trovare in tempi rapidi soluzioni adeguate senza trascinare ulteriormente queste sconcertanti contraddizioni?
O magari, con artifici vari, riusciranno una volta in più a scaricarne semmai gli effetti sul groppone dei loro incolpevoli Cittadini anche attraverso il meccanismo truffaldino del debito pubblico?
Ecco una prova reale su cui misurare l'effettiva validità di un sistema che pretende di non avere alternative.
Meditate gente, meditate!
Queste non sono leggi naturali, come le si vorrebbe far passare, ma sono "costruzioni" di uomini e quindi si possono superare con la semplice volontà politica che sinora, guarda caso, non è stata esercitata in nome di quell'anacronistico e dogmatico primato delle leggi di mercato!
Si facevano così passare come quantomeno velleitarie affermazioni che denunciavano nella realtà di tutti i giorni un ribaltamento di valori per cui il Mercato e le sue leggi da strumenti al servizio del bene comune sono diventate, di fatto, un idolo a cui sacrificare tutto il resto.
In sostanza la tanto decantata centralità dell'Uomo veniva e viene sempre più spesso subordinata agli interessi prevalenti di un Sistema che, spacciando per vere solo presunte motivazioni di efficienza e competitività, nei fatti avvantaggia sistematicamente i più forti rispetto ai più deboli.
Il tutto fingendo di ignorare che non c'è peggior ingiustizia di chi fa parti uguali tra forze diseguali e cioè già in partenza sbilanciate, e non certo per demeriti dei più deboli.
Ma ora per i difensori di questo modello economico e sociale c'è un'occasione d'oro, pur specifica, per dimostrare invece che questo sia il miglior sistema possibile al servizio delle genuine esigenze umane e cioè far prevalere le ragioni dei Popoli su quelle speculative del mercato del Gas.
Infatti è ormai noto a tutti che il suo prezzo è stato, non casualmente, agganciato alle quotazioni della specifica borsa di Amsterdam, mercato di riferimento per l'Europa. Quotazioni che peraltro condizionano poi anche il prezzo dell'energia elettrica in Italia, compresa quella prodotta dalle fonti rinnovabili.
Il tutto di fatto sganciato dagli effettivi costi di produzione.
Questo strutturale meccanismo "artificioso" (chi l'ha voluto?) ha prodotto, facendo anche leva sull'"effetto guerra", una serie di distorsioni tali, amplificate ulteriormente dalle varie intermediazioni commerciali (una vera e propria giungla), che hanno consentito enormi profitti speculativi agli "addetti ai lavori" ma al contempo hanno procurato effetti devastanti sulla vita reale di famiglie e imprese.
Di fatto quindi questi meccanismi, la speculazione dei mercati e le convenienze di pochi stanno sovrastando l'interesse collettivo, che invece dovrebbe essere tutelato dal sistema, secondo i "soloni" dell'economia imperante.
Ecco qui l'occasione per dimostrare che invece il sistema sappia veramente garantire il primato della persona e dell'interesse generale.
I tanto saccenti boiardi nostrani e soprattutto europei, non certo in questo coerenti con l'originale ispirazione dei "Padri fondatori", sapranno trovare in tempi rapidi soluzioni adeguate senza trascinare ulteriormente queste sconcertanti contraddizioni?
O magari, con artifici vari, riusciranno una volta in più a scaricarne semmai gli effetti sul groppone dei loro incolpevoli Cittadini anche attraverso il meccanismo truffaldino del debito pubblico?
Ecco una prova reale su cui misurare l'effettiva validità di un sistema che pretende di non avere alternative.
Meditate gente, meditate!
Queste non sono leggi naturali, come le si vorrebbe far passare, ma sono "costruzioni" di uomini e quindi si possono superare con la semplice volontà politica che sinora, guarda caso, non è stata esercitata in nome di quell'anacronistico e dogmatico primato delle leggi di mercato!
Germano Bosisio