Lega e unioni civili, Butti replica a Consonni: il sindaco ha fatto il suo dovere, noi incoerenti? Esca lei

Daniele Butti con Matteo Salvini
"Se ritiene che nella Lega non c'è coerenza, la porta è lì, qui non si fanno prigionieri". La chiude così Daniele Butti. Inizialmente restio a voler commentare le esternazioni dell'ex sindaco di Ballabio Alessandra Consonni, il referente provinciale del Movimento, replica però a tono alle accuse contenute nel cominicato stampa odierno a firma di una militante che, a suo avviso, "non sa stare al suo posto". "Noi non siamo omofobi" il primo assunto ribadito con convinzione dal segretario. "C'è una bella differenza tra l'essere omofobi, ignoranti o contrari dal DDL Zan. Come Lega, con Forza Italia, stavamo lavorando ad un nostro DDL contro l'omofobia mentre eravamo assolutamente contrari al DDL Zan per la serie di imposizioni che conteneva, per noi assolutamente non condivisibili obbligando quasi al pensiero unico. Precisato questo, venendo alle unioni civili, siamo convinti che "famiglia" voglia dire madre, padre e figli, niente genitore 1 o genitore 2. Ma va rispettata la libertà. Non possiamo proibire a due persone di amarsi né limitare l'azione di un sindaco. Salvini ha parlato invitato alla disobbedienza? Anche su altri temi ha fatto dichiarazioni e poi ha corretto il tiro. È un argomento talmente delicato che lascerei libertà di azione principalmente alla coscienza delle persone. Il sindaco celebrando quell'unione civile ha fatto solo il suo dovere, stabilito dalla Legge. Nel dire ciò ritengo di essere coerente con il partito e ancor più, visto il tema, con me stesso" la chiosa di Butti, con riferimento al "sì" tra due donne suggellato da Giovanni Bruno Bussola, per questo attaccato da Consonni. "Giudico invece imbarazzante il comportamento di una militante che non rispetta minimamente ciò che le viene detto dalle segreterie, provinciali o regionali che siano" aggiunge poi Butti, tornando allo strappo che ha fatto venire meno i numeri alla maggioranza di Ballabio. "Alessandra non è capace di stare in un partito, perchè non ha ancora capito che per il confronto ci sono le sedi opportune. In questi mesi invece non si è mai nemmeno presentata in segreteria quando era stata chiamata accampando scuse, non ha rispettato la richiesta di non uscire con dichiarazioni sui social o sui giornali. E per quanto mi riguarda, quando anche si disse poi resa disponibile era tardi. Quest'ultima polemica che sta alimentando è di bassa lega, non da Lega. Ora c'è da pensare alla campagna elettorale. E' il momento di serrare le fila. Ma se non è capace di stare nel partito e pensa di avere la verità assoluta in tasca, esca".
A.M.
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