Ballabio: Consonni attacca la Lega muta dopo le 'nozze lesbo' celebrate da un suo sindaco

Alessandra Consonni
Aveva già espresso il concetto ieri in un post sui social. Quest'oggi Alessandra Consonni, già sindaco di Ballabio e da mesi ormai contrapposta al suo successore, tanto da fargli venire meno, con altri due compagni di schieramento, l'appoggio necessario per approvare il bilancio di previsione e dunque per continuare a governare evitando il commissariamento (ormai solo prossimo), è tornata alla carica con un comunicato stampa. Giovanni Bruno Bussola diventa così il vettore per colpire pubblicamente la Lega, il movimento in cui da vent'anni milita. Il pretesto? L'unione civile celebrata ormai settimane fa in paese. Dal sindaco in persona che, a detta della Consonni, avrebbe così tradito il partito senza innescare però alcuna reazione dei vertici locali.
"Non entro nel merito delle scelte di vita delle persone, vorrei solo sapere se la Lega lecchese ha cambiato la linea del Movimento rispetto alla celebrazione delle unioni civili tra gay o lesbiche" ha messo nero su bianco constatando come "ormai a distanza di alcune settimane dal fatto, il fiduciario provinciale Daniele Butti non è intervenuto in alcun modo nei confronti dell'attuale sindaco balabiese nonchè militante leghista Giovanni Bruno Bussola che ha celebrato personalmente l'unione civile di due donne, tra cui una in gravidanza. Ovviamente non mi permetterei mai di entrare nel merito della scelta delle due donne - spiega Consonni - mi preme, in questo caso, valutare la coerenza dei comportamenti degli esponenti politici rispetto ai proclami del partito di appartenenza. Infatti il segretario della Lega, Salvini, chiese addirittura ai sindaci leghisti di "disobbedire a una legge sbagliata perchè queste unioni sono l'anticamera delle adozioni gay", mentre, ancora in questi giorni, ha ripetuto più volte che per la Lega la famiglia è quella dove c'è una mamma e un papà e lui non cambierà mai opinione al riguardo. Non solo, Salvini ha anche dichiarato che "se un sindaco si presta scientemente a questo giochino dei matrimoni gay, ha poco a che fare con la Lega. Le unioni civili, che vengono anche chiamate matrimoni gay o lesbo da associazioni Lgbt, d'altra parte, sono state approvate grazie al Pd mentre la Lega è stato il solo partito ad opporsi col 100% dei suoi parlamentari. A mio avviso - conclude Consonni - non credo che un sindaco abbia realmente la possibilità di opporsi alle unioni civili, tuttavia, come avviene per i matrimoni civili tra uomini e donne, il primo cittadino può delegare ad altri il proprio ruolo, mentre Bussola ha voluto celebrare personalmente lo sposalizio tra le due donne, di cui una in dolce attesa. Non so se il sindaco di Ballabio ha fatto questo in prima persona per convinta condivisione delle unioni civili in dissenso dalla Lega - conclude - ma credo sia assordante il silenzio dei vertici locali leghisti sull'accaduto e non depone a favore della coerenza dei propri rappresentanti nè della credibilità dei proclami del Movimento".
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