Abbadia: con le multe si incentiva il turismo?
Gentile Redazione,
Desidero segnalare quanto avvenuto ieri ad Abbadia Lariana, ossia la valanga di multe che per l’ennesima volta colpisce gli amanti del lago che vogliono trascorre una giornata rinfrescante e tranquilla e, regolarmente, non trovano posto dove lasciare l’auto. Non si sta parlando qui di parcheggi in doppia fila, che ostruiscono strade e/o cancelli, né tantomeno di parcheggi selvaggi, ma di persone che arrivano in loco e non trovano neppure con la più buona volontà spazi adeguati e sufficienti dove parcheggiare. E dopo aver girato in lungo e in largo, salendo e scendendo, magari anche per mezz’ora, decidono di parcheggiare in zone sì vietate ma comunque che potrebbero essere considerate “accettabili” dalle forze dell’ordine considerato il volume dei turisti nel fine settimana e l’esiguo ed insufficiente numero di parcheggi, sia a pagamento che non, messi a disposizione dai comuni.
Quindi chi arriva nelle località sul lago il fine settimana come dovrebbe fare?
E perché invece tutti i pazzi che scorrazzano indisturbati sull’acqua con motoscafi e moto d’acqua lanciati a folli velocità e a 20 metri dalle rive, con il rischio concreto di investire supper, bagnanti, kayaker, possono continuare indisturbati a fare quello che fanno, contribuendo inoltre ad inquinare le acque del lago? Ieri il lago, oltre che disseminato di scie di nafta e rifiuti vari, sembrava un’autostrada dove ognuno può fare ciò che vuole, senza regole. Per queste persone niente multe?
Mi sembra molto comodo da parte delle municipalità “far cassa” con una fruttuosa pioggia di multe il fine settimana, per molteplici fine settimana, senza fare assolutamente nulla per potenziare la rete di parcheggi esistente o decidendo di realizzarne di nuovi.
Se è questa la strategia per incentivare il turismo sul lago, dopo due anni di chiusure, personalmente non ci tornerò più. E molto probabilmente non sarò l’unica.
Grazie per l'attenzione.
Cordialmente,
Desidero segnalare quanto avvenuto ieri ad Abbadia Lariana, ossia la valanga di multe che per l’ennesima volta colpisce gli amanti del lago che vogliono trascorre una giornata rinfrescante e tranquilla e, regolarmente, non trovano posto dove lasciare l’auto. Non si sta parlando qui di parcheggi in doppia fila, che ostruiscono strade e/o cancelli, né tantomeno di parcheggi selvaggi, ma di persone che arrivano in loco e non trovano neppure con la più buona volontà spazi adeguati e sufficienti dove parcheggiare. E dopo aver girato in lungo e in largo, salendo e scendendo, magari anche per mezz’ora, decidono di parcheggiare in zone sì vietate ma comunque che potrebbero essere considerate “accettabili” dalle forze dell’ordine considerato il volume dei turisti nel fine settimana e l’esiguo ed insufficiente numero di parcheggi, sia a pagamento che non, messi a disposizione dai comuni.
Quindi chi arriva nelle località sul lago il fine settimana come dovrebbe fare?
E perché invece tutti i pazzi che scorrazzano indisturbati sull’acqua con motoscafi e moto d’acqua lanciati a folli velocità e a 20 metri dalle rive, con il rischio concreto di investire supper, bagnanti, kayaker, possono continuare indisturbati a fare quello che fanno, contribuendo inoltre ad inquinare le acque del lago? Ieri il lago, oltre che disseminato di scie di nafta e rifiuti vari, sembrava un’autostrada dove ognuno può fare ciò che vuole, senza regole. Per queste persone niente multe?
Mi sembra molto comodo da parte delle municipalità “far cassa” con una fruttuosa pioggia di multe il fine settimana, per molteplici fine settimana, senza fare assolutamente nulla per potenziare la rete di parcheggi esistente o decidendo di realizzarne di nuovi.
Se è questa la strategia per incentivare il turismo sul lago, dopo due anni di chiusure, personalmente non ci tornerò più. E molto probabilmente non sarò l’unica.
Grazie per l'attenzione.
Cordialmente,
Paola