Pagnona ringrazia e saluta don Mauro Ghislanzoni, lascerà il paese dopo 20 anni

Tempo di saluti questa mattina nella chiesa di Sant’Andrea a Pagnona, dove la comunità ha congedato e ringraziato don Mauro Ghislanzoni, il sacerdote che per 20 anni ha ricoperto il ruolo di parroco nel territorio dell’Alta Valvarrone e che dal 1° settembre sarà vicario della CP “Beato Serafino Morazzone” a Lecco.


Don Mauro Ghislanzoni



Evidente la commozione del religioso durante l’omelia per la numerosa presenza di fedeli che hanno gremito i banchi, “pur avendo già avuto occasione per salutarci – ha detto - partendo dall’alto, quando ho celebrato la Messa al Böch, poi a Campo a Subiale e infine oggi qui in chiesa”, in una sorta di itinerario indicato come espressione del movimento di Dio nei confronti dei credenti, “dal cielo nella persona del figlio unigenito fatto uomo proprio come il progredire della natura umana, che accogliendo l’amore ci riporta alla dimensione dell’unione, dello stare insieme per sempre”.


Don Mauro ha poi confidato che l’emozione del momento non gli ha permesso di esprimere con lucidità ciò che aveva pensato. "Non ho mai considerato Pagnona come un satellite di Premana (altra Parrocchia dove il sacerdote ha prestato servizio in questi 20 anni, ndr.), l’ho sempre vista nella sua identità, e pur essendo piccola ho sempre cercato di coglierne la sua preziosità, come un brillante, che porta in sè un valore molto grande”. Ha poi ricordato come il suo ruolo all’interno delle due comunità di montagna non fosse quello di un parroco autoritario, percependo nei suoi confronti una “stima dell’assemblea che la numerosa presenza di questa mattina ha confermato”.




I ringraziamenti del sacerdote sono dunque andati ai religiosi che oggi hanno celebrato con lui la Messa, padre Livio, don Michele, don Raffaele e tutti i preti che ha conosciuto durante i suoi 20 anni di permanenza. "Come la vocazione che permette di esprimere tanto, così voi qui dal giorno del vostro battesimo siete rivestiti di quella dignità profetica e regale che ci consente di custodire l’amore di Dio”. "In questa comunità - ha proseguito - ho sempre ricevuto un grande affetto e non mi sono mai sentito solo, circondato dalla compagnia che il Signore Gesù ha assicurato”. Un’esperienza che gli ha consentito di imparare e trovare tanto, quello che ogni abitante gli ha donato. Don Mauro ha poi utilizzato la lettera di San Paolo ai Romani come saluto e programma di vita.




Al termine della funzione in tanti si sono susseguiti nei ringraziamenti, a partire dal Consiglio pastorale che ha ricordato come in questi 20 anni il sacerdote abbia sempre saputo chi abitava in ogni casa: "Con il tuo operato hai stabilito un legame di affetto e amicizia, sei stato una guida di crescita morale e spirituale: nei momenti difficili, come la pandemia, sei sempre stato accanto ai fedeli traghettandoci fuori da queste situazioni".




Molte le opere compiute all’interno della Parrocchia, dal restauro della cappella di San Rocco e dei quadri di Santa Lucia e San Carlo, agli aiuti alle varie missioni, con il Consiglio che in segno di ringraziamento gli ha donato un quadro raffigurante la località dell’Alta Valvarrone della concittadina Stella Tagliaferri.




Il gruppo culturale gli ha invece regalato un libretto con i vari momenti che lo hanno visto protagonista della vita di paese. Ai ringraziamenti si sono unite anche la Polisportiva di Pagnona e la Pro Loco, mentre il sindaco Martino Colombo ha omaggiato don Mauro con una pergamena a ricordo dell’operato compiuto nel tempo.


“Ha dimostrato gratitudine e affetto per la nostra Parrocchia, sempre pronto a esaudire i bisogni di tutti, conoscendoci uno a uno – ha esordito il primo cittadino, rivolgendosi direttamente a don Mauro - senza mai dimenticarsi dei nostri anziani e malati. Sempre presente nei momenti di festa, avremmo voluto averla ancora qui ma non va lontano. Qui sarà sempre ben accetto, e speriamo di rimanere sempre nei suoi pensieri come lei nei nostri. Le auguriamo che il suo cammino sia pieno di serenità affetto”.


Al termine della funzione religiosa un momento di convivialità nel salone parrocchiale per un aperitivo in compagnia con un'ulteriore sorpresa, una torta con lo stemma della Juventus, la squadra di calcio per cui tifa don Mauro, che dopo le fotografie ricordo con le vari associazioni, ha vestito i "panni" del cameriere per offrire a tutti salatini e pizzette, proprio come uno di famiglia.
M.A.
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