Lecco perduta/336: la Canottieri vinceva lo scudetto della motonautica

Era l’anno 1966 quando la vittoria, nella Sei Ore internazionale di motonautica all’idroscalo di Milano, della coppia Angelo Vassena e Franco Foresti della Canottieri Lecco, nella classe fuoribordo turismo 850, segnava l’inizio di un decennio eccezionale di successi per la motonautica lecchese. Nella stessa estate la riunione Città di Lecco era decisiva per l’assegnazione del titolo di campione europeo dell’entrobordo 2500 cc., laureando Fabio Guidotti.


 La prima edizione dell'Ora di Lecco

La Canottieri aveva visto la costituzione della sezione motonautica nel dopoguerra ’45 e l’affiliazione alla Federazione italiana nel 1950. La prima riunione Città di Lecco è del 1952; il primo motoscafo da corsa risale, invece, al 1931, come da foto d’archivio con Corrado Piloni, Aldo Cariboni e Ruggero Grassi.


La vittoria nella Sei Ore internazionale di Milano del 1966 era del pilota lecchese Angelo Vassena, classe 1933, figlio del famoso inventore Pietro, il progettista del sommergibile tascabile C3. Quest'ultimo è stato un eclettico in quanto ha gareggiato anche nel nuoto, nello sci nautico e nel go-kart. Franco Foresti, l’altro pilota vittorioso, era invece un milanese classe 1931. Nella stessa riunione 1966 nel capoluogo lombardo c’è da registrare il trionfo nel fuoribordo turismo 500 di Pierluigi Carniti, davanti ad Augusto Panzeri, entrambi di Oggiono.


Già nel 1970, in occasione delle celebrazioni del 75° della Canottieri Lecco, nell’albo d’oro della società bluceleste la motonautica poteva vantare nel triennio 1967/1969 sei record mondiali, sei campionati europei e otto italiani. I titoli si dovevano a un gruppo di affermati piloti con Mario De Vecchi, Giuseppe Invernizzi, Chino Anghileri, Angelo Vassena, Franco Foresti, Augusto Panzeri, Fabio Buzzi. Il numero dei primati dei record e dei campionati aumentava ulteriormente nel quinquennio successivo al 75°. La fiamma azzurra, che corrispondeva allo scudetto tricolore per società nel campionato di calcio, venne conquistata dalla Canottieri Lecco ben quattro volte negli anni 1971, 1972, 1973 e 1975.



Fu un periodo esaltante che, oltre alle tante soddisfazioni, ha visto, purtroppo, momenti di immensa tristezza come nel caso della morte di piloti migliori: primo fra tutti Chino Anghileri, scomparso in incidente sulla superstrada Milano-Lecco la sera del 17 novembre 1969; aveva fatto parte del comitato direttivo della Canottieri Lecco, entrando per la prima volta nel marzo 1965, quando era presidente Ambrogio Rossi e vice Ferruccio Anghileri. Era poi divenuto "numero due" nel 1967, sempre con Ambrogio Rossi alla guida e, successivamente, in primavera con l’elezione di Ulisse Guzzi.



La stagione dei grandi successi motonautici è oggi lontana, anche se rimane viva nel ricordo di appassionati e sportivi, non solo della Canottieri Lecco. C’è anche da aggiungere, e questa è una nota di tristezza, che la sezione non esiste più all’interno della società. L’ultima attività risale a ormai oltre trent’anni fa, quando si concluse il lento declino iniziato in precedenti stagioni tra il 1980 e il 1985.


Il pilota Luigi Baggioli, già vice presidente della Canottieri

Sono, comunque, conservati tra gli allori sociali di maggior spicco i titoli nazionali conseguiti nell'indimenticabile periodo dal 1971 al 1975. Nella storia della Canottieri Lecco, che oggi supera i 125 anni, spicca anche la motonautica, oltre alle tradizionali attività sportive e agonistiche sulle onde azzurre e blu del bellissimo ramo lecchese del Lario.
A.B.
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