Un treno che all'incontrario va
Ci sono azioni che diresti furti con destrezza che invece le Delibere Regionali ascrivon semplicemente a aumenti tariffari.
È quello che è successo con la delibera Regionale n° XI / 6623 del 04/07/2022 che ha aumentato le tariffe dei biglietti e degli abbonamenti, compresi quelli integrati, a partire dal 1 settembre prossimo.
Per i primi di oltre il 3,80% per gli integrati di quasi il 2%.
Se non si può chiamare furto però è una vergogna.
La Regione Lombardia, per l'ennesima volta, con arroganza ed evidente forte ritardo sulla fotografia reale del servizio ferroviario non si accorge o se ne frega, del cronico pessimo servizio che fornisce e legittima attraverso Trenord.
Ritardi, soppressioni, mancate corse, cambi e peggioramenti di stazioni di arrivo dei treni dei pendolari, riduzione di corse e tragitti, insicurezza, impossibilità di pianificazione che determina a volte l'uso del mezzo privato e la sempre più ampia impossibilità di consigliarne l'utilizzo ad altri cittadini e viaggiatori che, con evidente oggettività, chiunque può registre da decenni, porta imbarazzo e desolazione nel leggere la scelta di colpire ulteriormente il pendolare e il viaggiatore in generale con questo aumento, importante e assurdo.
Un imbarazzo e desolazione nel provare a mettersi nei panni di Trenord davanti all'incapacità cronica e menefreghista che quotidianamente si registra che effettivamente no, nei vostri panni non ci sappiamo stare.
Questo aumento, non il primo in questi anni, è moralmente un furto e visto come Regione Lombardia e Trenord gestiscono il servizio, non lo è nemmeno con destrezza ma solo in forza di stare nascosti dietro un monopolio che insieme al pessimo servizio va nuovamente denunciato.
Purtroppo non basta...