Calolzio: al Lavello un via vai continuo di carovane, tra polli spennati e acqua 'rubata'

La situazione questa mattina

Ormai il sindaco ha perso il conto del numero di ordinanze emesse per intimare lo sgombero di piazzale marinai d'Italia. "In pratica ne facciamo una ogni due giorni. E immagino che la situazione non cambierà finchè non arriveranno le sbarre". Si è cronicizzato il problema dell'utilizzo improprio dello spiazzo a ridosso del centro sportivo di Calolzio. Con inutili polemiche social all'arrivo di ogni carovana di roulotte. La legge però, ormai è stato spiegato in tutte le salse, parla chiaro. Per 48 ore la sosta è consentita, poi l'area va lasciata. E sul punto non c'è mai stato uno sgarro. "Le ordinanze vengono sempre rispettate" puntualizza il primo cittadino, parlando però di comportamenti intollerabili messi in atto dai nomadi - non sono mai gli stessi - che si accampano a rotazione al Lavello. Ed il riferimento non è solo alle case viaggianti sistemate occupando più spazio del necessario, creando un vero e proprio "villaggio". Oggi, per esempio, è dovuta intervenire anche la Polizia locale. "Avevamo chiuso l'acqua ma qualcuno degli occupanti ha messo mano al pozzetto per riaprirla, applicando poi del fil di ferro per garantirsi il flusso continuo" ha spiegato ancora Marco Ghezzi, portatosi al Lavello di persona insieme alle divise, citando poi ulteriori situazioni incresciose documentate nel tempo, dai bisogni espletati nel vicino canneto ai polli spellati a cielo aperto, sotto lo sguardo incredulo di chi si è trovato a passare sulla ciclopedonale; dai soggetti visti aggirarsi nudi tra le roulotte, ai panni lavati alla fontana e poi messi a stendere lungo la rete perimetrale del centro sportivo.
"La settimana scorsa, per effettuare dei lavori avevamo chiuso il parcheggio. Faremo lo stesso anche dopo Ferragosto".
Ed intanto, come "denunciato" su Facebook, una carovana si è fermata anche a Sala. Continua...
A.M.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.