Mensa: alla sinistra far rispettare le regole non va bene? Lo abbiamo fatto e senza far mai mancare il pasto ai bambini incolpevoli


Leggo esterrefatto le critiche fuori luogo dei rappresentanti di Cittadini Uniti. E capisco perché nei cinque anni in cui hanno amministrato il Comune qualcosa nella gestione, forse un po’ più di qualcosa, non ha funzionato. Sarebbero critiche accettabili da chi affronta per la prima volta i problemi dell’Amministrazione pubblica, non da rappresentanti della ex Giunta. Tanto per cominciare non ho mai usato i toni e le espressioni riportate nel comunicato. Evidentemente qualcuno vuole farmi passare per una persona diversa da quello che sono. Mi spiace che questi signori siano così incattiviti e livorosi. E che usino questo sistema per provare a screditare le persone. Detto ciò, nessuno se la prende con i più deboli, che hanno tutti gli strumenti, presentando l’Isee, per non pagare la mensa scolastica o avere una cospicua riduzione della tariffa (al momento sono più di 200 le famiglie che usufruiscono di questa agevolazione). Semmai ci rivolgiamo ai distratti e ai furbetti, invitandoli a pagare, per rispetto di chi lo fa sempre. I risultati di una politica rigorosa stanno arrivando visto che il debito in queste settimane è sceso da 36.000 euro a 22.000 euro. E probabilmente scenderà ancora, prima dell’inizio dell’anno scolastico, grazie anche al fatto che gli uffici stanno chiamando tutti i “ritardatari”. Insomma imporre il rispetto delle regole funziona. Fermo restando che chi è in difficoltà può sempre rivolgersi agli uffici comunali e avere l’esenzione o la riduzione del costo mensa, basta compilare l’Isee. In ogni caso a nessun bambino è mai stato impedito di usufruire del servizio . Tanto per essere chiari. Sorprendente il fatto che chi ha gestito il Comune dal 2013 al 2018 non sappia che nell’anno scolastico 2015 e 2016 c’erano morosità per 31.000 euro e che nell’anno scolastico 2016 e 2017 per 33.700 euro. Questa era l’attenzione ai conti del Comune? E il gestore era un altro. Quindi c’è un problema cronico. Ora chi pontifica sempre in consiglio comunale su cose che non conosce o conosce male, dovrebbe sapere che qualsiasi azienda non sta in piedi se i bilanci non sono a posto. E noi non vogliamo trovarci da un giorno all’altro senza gestore della mensa. I disagi per le famiglie sarebbero enormi. Quindi stiamo lavorando per una soluzione positiva e per dare un servizio migliore, malgrado il lievitare dei costi. Quanto agli errori di comunicazione del gestore alle famiglie (una piccola parte del totale) ci sono stati, ma sono stati in larga parte superati e chiariti dall’azienda. Basarsi su questi casi per fare sterile polemica non va nella direzione giusta. Nessuno incolpa i calolziesi corretti (che sono la stragrande maggioranza) ma evidentemente qualcuno stava approfittando di certe disattenzioni da troppo tempo.
Il sindaco di Calolzio Marco Ghezzi
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