Acquate: si prepara la festa per Fra Mattia. Ordinato dopo anni senza andare a Messa

Fra Mattia
Acquate si appresta a festeggiare il "suo" Fra Mattia Senzani. Nel pomeriggio del 17 settembre è prevista infatti a Varese l'Ordinazione Presbiterale cui farà seguito, il giorno successivo, come da tradizione, la Prima Santa Messa nella parrocchia di San Giorgio Martire che lo ha visto "diventare grande", ricevere i sacramenti fino alla Cresima, allontanarsi e riavvicinarsi alla Chiesa, in un percorso di fede ripreso solo, all'improvviso, all'età di 22 anni.
"Era la vigilia dell'Immacolata. Eravamo in montagna, io e i miei genitori. Loro mi dicono: "Noi andiamo a Messa; tu, dato che resti, per favore prepara da mangiare". E io, a sorpresa: "no, vengo anch'io a Messa stasera". Era da quando avevo 14 anni che non ci andavo più. Ma quella sera, a Messa, ho sentito una sete di prendere, di cogliere qualcosa che mi mancava da tanto tempo. E da lì, a piccoli passi, ho cominciato a ri-frequentare la Chiesa e la liturgia della domenica, sentendo che il Vangelo e la parola del sacerdote ogni tanto mi interpellavano, che certe cose me le sentivo addosso", raccontava lo scorso anno, in occasione dell'ordinazione diaconale, lo stesso francescano, 42 anni a novembre, a "Gente Veneta", il portale della Diocesi di Venezia, che gli ha dedicato una bella intervista, ripercorrendo l'infanzia trascorsa a Lecco, con asilo, elementari e medie in scuole cattoliche, il salto poi allo Scientifico statale coinciso con quella ricerca dell'indipendenza e del divertimento tipica degli adolescenti, un anno di scambio interculturale in America - "per nulla meritato, vissuto come una vacanza" - e infine, dopo il diploma, l'università con l'iscrizione a ingegneria informatica e l'incontro con Silvia, il suo primo amore. Un amore vero, grazie al quale "anche la città dove vivevo, le amicizie, lo studio e la famiglia hanno preso un gusto nuovo; mi sono riavvicinato ai miei genitori. Oggi ringrazio il Signore di aver conosciuto questa ragazza, la mia vita ha cambiato marcia. E anche la fede è rispuntata". Un amore che è non durato, trasformandosi però in un'amicizia che ancora continua. Mentre è cresciuta la voglia di trovare risposte in Dio. Come frate, come i Cappuccini che a Lecco si fermavano a parlare con lui all'uscita dalla Messa pur non conoscendolo e che, quattro anni fa, hanno gioito della sua professione perpetua, seguita dall'esperienza a Venezia, alla Giudecca, per gli studi teologici. Tra un mese l'ordinazione presbiterale per l'imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del Vescovo Ausiliare di Milano monsignor Giuseppe Vegezzi. Con lui ci sarà con Fra Daniele Grossule, originario di Vimercate. E poi il ritorno a Lecco, da festeggiato.
A.M.
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