Cortenova: alpini in festa per il 95.mo (+1) anniversario di fondazione

Un lungo corteo di gagliardetti partito da via Mulini ha aperto stamani la festa in occasione del 95° anniversario di fondazione del gruppo alpini di Cortenova.

Da sinistra Renato Busi, sindaco di Parlasco, il presidente ANA Lecco Marco Magni,
il colonnello Mario Benedetti e il sindaco di Cortenova, Sergio Galperti

Il vessillo comunale ha preceduto il Corpo Musicale "Bruno Colombo" di Pasturo, seguito dai rappresentanti dell'Ana sezione di Lecco con il sindaco Sergio Galperti, i labari delle varie sezioni intervenuti per l'occasione e tanti simpatizzanti delle penne nere, a chiudere il corteo tre jeep militari provenienti da Sirone e Valmadrera.

Al monumento dei caduti di fronte al cimitero comunale è stata deposta una corona d'alloro per ricordare le vittime dei due conflitti mondiali, poi i partecipanti hanno proseguito fino alla scuola Bellomi, in località Bressanella, dove si è tenuta la messa.
A prendere la parola il capogruppo Pietro Casiraghi, che ha voluto ringraziare i presenti per aver preso parte alla giornata e ''gli aiutanti che hanno collaborato per renderla possibile''.

Senza nascondere l'emozione del momento il numero uno delle penne nere ha passato la parola al sindaco Galperti che ha precisato come questo sia in realtà il 96° anniversario del gruppo. ''Gli alpini ci sono sempre nelle occasioni di bisogno'' ha detto, lasciando la parola al colonnello Mario Benedetti originario di Cortenova che ha ribadito come il cappello alpino sia ''una targa bellissima che abbiamo, che ci invidiano al punto di cercare di denigrarla e quindi il mio invito è di aver amore per il cappello che è quello che ci dà l'identità'' ha detto, definendolo poi un simbolo che ''ci distingue da tutti''.

Il sindaco di Parlasco Renato Busi è giunto a Cortenova dopo l'inaugurazione della 57esima Sagra delle Sagre, a testimonianza del fatto che anche gli alpini del suo comune sono membri del sodalizio.

Presente anche Marco Magni presidente della sezione ANA di Lecco, che ha ribadito l'importante impegno dei suoi uomini: ''gli Alpini devono essere quello che sono sempre stati e non devono perdere la propria identità'', riferendosi al murales che rappresenta don Carlo Gnocchi e lo sguardo del sacerdote prova che lo spirito ''della nostra associazione non è quello di occupare ‘cadreghini', per fare chissà che cosa , ma l'impegno è per la gente, per chi ha bisogno, nella semplicità, umiltà e concretezza''.

Il presidente delle penne nere lecchesi ha poi ricordato la recente presenza dell'esercito nel lecchese, nell'anniversario del 150° anniversario di fondazione del corpo degli alpini. ''Lasciando la Valsassina erano dispiaciuti perché questi militari sono stati accolti benissimo e per questo mi congratulo con voi'' ha detto, esortando tutti a ringraziare e ricordare i caduti, ''che hanno dato la vita per noi''.

Magni ha specificato che l'anno di fondazione del gruppo di Cortenova è il 1926 e questo è il 95°+1 anniversario e a causa della pandemia lo scorso anno non ci sono stati i festeggiamenti. Il cappello alpino lo ha invece definito un esempio, per i giovani del campo scuola estivo con cui è stato ''trasmesso qualcosa di importante a degli attentissimi osservatori''.

''Tutti insieme dobbiamo camminare su un sentiero e la società non è fatta solo di diritti ma anche e soprattutto di doveri. Come noi abbiamo fatto il servizio militare e speriamo che questo o ‘altro', venga ripristinato e con questo chiediamo ai nostri sindaci di sostenerci in questa idea. Viva gli alpini e viva l'Italia'' ha concluso.

Da Milano, impegnati nel progetto Strade Sicure, sono giunti a Cortenova anche il comandante del quinto reggimento alpini colonnello Massimo Cigolini, accompagnato dal comandante del battaglione Morbegno tenente colonnello Cermelo Pezzino per una ricognizione al Pian delle Betulle in occasione della cerimonia del prossimo 4 settembre in cui si celebrerà il 140° anno di fondazione del quinto battaglione alpini.

Dopo la messa celebrata da don Cesare Gerosa, il gruppo delle penne nere locali ha consegnato ad ogni rappresentante dei gruppi intervenuti, un omaggio, un piccolo paiolo in rame a ricordo della giornata di festa che si è conclusa con il pranzo cucinato dagli stessi membri del sodalizio.
M.A.
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