UP – Un Percorso/60: restiamo in Valle Spluga per salire al Rifugio Chiavenna all’Angeloga

Nella scorsa puntata di UP – Un Percorso vi abbiamo raccontato il sentiero che porta al Rifugio Bertacchi, a Madesimo. Questa settimana restiamo ancora dalle parti della Valle Spluga e andiamo alla scoperta del Rifugio Chiavenna, nella splendida conca dell’Angeloga ai piedi del Pizzo Stella. Il punto di partenza della nostra escursione è l’Alpe Motta, una rinomata località in quota tra Madesimo e Campodolcino.

Partenza: Alpe Motta di sotto (1.727m slm)
Arrivo: Rifugio Chiavenna all’Angeloga (2.050m slm)
Lunghezza: 6 km
Dislivello: 520 m
Durata: 2 ore
Difficoltà: E
Adatto ai bambini: 8+

Il sentiero, nonostante un tratto di salita abbastanza ripida e costante, è tutto sommato semplice e facilmente abbordabile, ma bisogna prestare molta attenzione perché in alcuni punti – dove comunque sono state collocate delle catene fisse per una maggiore sicurezza – è molto esposto a valle. Per questo stesso motivo è sconsigliato a bambini piccoli.

 

Con l’auto possiamo raggiungere facilmente da Madesimo la località Alpe Motta di sotto. Qui paghiamo il ticket e lasciamo l’auto, dopodiché ci mettiamo in cammino verso l’Alpe Motta di sopra (si può seguire la strada asfaltata oppure un sentierino che taglia le piste da sci). Noi suggeriamo di seguire la strada.

Arrivati all’Alpe Motta di sopra (circa 15 minuti), troviamo un pannello informativo in legno. Qui svoltiamo a destra e seguendo una strada sterrata ci addentriamo tra i pascoli intorno al Lago Azzurro, seguendo le indicazioni per il Rifugio Chiavenna all’Angeloga (sentiero c10). Continuiamo sulla strada e, dopo 20 minuti (circa 35 dalla partenza), sulla sinistra troviamo un sentierino che si stacca. Anche in questo caso al bivio sono presenti i cartelli escursionistici.

Imbocchiamo il sentiero e, dopo un primo tratto quasi pianeggiante, la salita inizia a farsi molto sostenuta. In questo tratto, in cui le pendenze superano il 20%, guadagniamo rapidamente molto dislivello.

Il sentiero taglia il fianco del Pizzo Groppera e in alcuni punti, a valle, il fianco della montagna è molto ripido (dopo circa un’ora dalla partenza). Essendo anche un po’ stretto il sentiero, sono state collocate delle catene di sicurezza che, se si ha una buona confidenza con l’ambiente di montagna, in realtà non sono necessarie.

Terminata la fase più dura di salita, inizia un tratto di moderato saliscendi, quindi con un andamento prevalentemente pianeggiante, fino a quando, in lontananza, inizia ad aprirsi la conca del Lago Angeloga.
Pian piano il sentiero inizia a scendere e in breve (2 ore dalla partenza) arriviamo a ridosso del Rifugio Chiavenna, antistante il lago. Dall’altra parte, si staglia imponente la sagoma del Pizzo Stella.

Michele Castelnovo
www.trekkinglecco.com
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