Civate: 'sono in fin di vita, mandami i soldi'. Ma è un truffa, due tentativi in paese

Il sindaco Angelo Isella
A Civate due tentativi sono andati a vuoto. Non sembrerebbe così altrove. Truffatori di nuovo in azione, in danno ad anziani. Ieri, per ben due volte solo a Civate, qualcuno ha provato a raggirare due donne, spacciandosi per la figlia o la nipote. "Sono ricoverata in ospedale, sono gravissima" si sarebbero sentite dire le due vittime prese di mira, come racconta il sindaco Angelo Isella che, su accordo con i Carabinieri, ha messo in guardia la popolazione per tenere alta l'attenzione ed evitare che qualcuno ci caschi.
Come già per la truffa del finto poliziotto, anche per questa nuova modalità, abile sarebbe la capacità persuasiva di chi si cela dall'altro capo del ricevitore. All'obiezione di una delle anziane contattate circa la voce diversa sentita nella cornetta avrebbe infatti risposto "e' colpa dell'ossigeno", ingenerando così preoccupazione, fino ad arrivare alla richiesta di denaro. "Sono in fin di vita, solo una iniezione costosissima mi può salvare. Ti prego mandami i soldi per il medico", per poi aggiungere che anche l'oro potrebbe andare bene.
"In entrambi i casi, le signore non ci sono cascate. Una ha chiamato subito i figli, con l'altra hanno desistito. Eppure sono riuscite a farle parlare per quanto riguarda l'oro e i soldi" aggiunge il primo cittadino, rivolgendosi anche ai famigliari degli anziani del paese, affinché li informino e si ricrei quello scudo rappresentato dal controllo sociale, nei confronti dei più fragili. "Nessuno, di nessun ospedale, verrà a casa a chiedervi i soldi" la chiosa di Isella, rivolta direttamente a chi potrebbe venire contattato. "Non fidatevi e non aprite a chi non conoscete. Nel dubbio chiamate subito i vostri figli o il 112".

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