Lecco perduta/333: la TV... all'oratorio con 'Lascia o triplica'

La televisione esplose tra la gente nel novembre 1955 con le prime trasmissioni di “Lascia o Raddoppia”, il gioco-quiz di Mike Bongiorno che andava in onda il giovedì sera. La RAI aveva iniziato programmi regolari, in fasce ristrette solo pomeridiane e serali, con il 1° gennaio 1954. Eravamo, quindi, con “Lascia o Raddoppia” al primo biennio di novità televisiva lungo tutta la penisola: la trasmissione ha davvero segnato quegli anni di vita nazionale, diventando “fabbrica” di divi, di nuove abitudini e di consuetudine di linguaggio e di costume. Venne copiata anche a Lecco, dove è stato organizzato lo spettacolo-gioco “Lascia o Triplica”, in cui il concorrente poteva addirittura triplicare il premio rispondendo alla domanda e non solo raddoppiare come avveniva con il popolare Mike il giovedì sera, tra città deserte e gente incollata al video ovunque ve ne fosse uno.


Concorrenti alle prime domande fuori cabina



“Lascia o Triplica” era un appuntamento del sabato sera al teatro dell’oratorio San Luigi, presso la basilica, che presentava un salone che, nonostante una discreta capienza considerando i tempi correnti, non risultò in grado di accogliere il pubblico eccezionale che vi affluiva e che già riempiva ogni posto possibile un quarto d’ora prima dell’inizio. Il comitato organizzatore era stato costituito presso l'oratorio con l’assistente don Giuseppe Tagliabue.



Il quiz era condotto da Gustavo Gnecchi, noto presentatore di riviste e di spettacoli; la valletta era una ragazzina di Mandello del Lario, Gisella Stefanoni. La parte musicale era affidata all’orchestra Cral Moto Guzzi diretta da Sergio Todeschini e all’Azalea di Giuzeppe Mazzoleni, lecchese di Castello. C’era una passerella di cantanti e comici locali, con Martino, Filippo, Vento, Bozzola, Carmen Pisacane, Gianfranco Sacchi, Martino Badoni, Renzo Scalcinati, Giosuè Moscaritolo, il Coro Alpino Lechese, Gigi Crippa e altri. C’era anche il notaio, come alla RAI TV, con il dottor Teodoro Berera, e l’avvocato, il giovane Luigi Andreotti.



Il premio maggiore, dopo aver superato quattro serate di domande, era il gettone d’oro che aveva valore al cambio ufficiale di 72.900 lire. Il primo vincitore è stato, nella sera del 28 aprile 1956, lo studente dell’ultimo anno di ragioneria Ezio Micheli, residente a Crebbio di Mandello del Lario, che ricordò che dal suo paese raggiungeva Lecco al sabato per andare sul palcoscenico dell’oratorio vicino alla basilica in moto con il papà, che aveva un vecchio Alcione della Guzzi. Lo studente del Parini rispondeva a domande sulla letteratura italiana.


Concorrenti nella fase finale in cabina



La serata al san Luigi (non era ancora Teatro del Sagrato-Cine Aquilone, che tale divenne dopo gli importanti lavori di restauro completati all’inizio del 1958) era articolata tra le domande ai concorrenti e l’esibizione di cantanti e di comici. C’è da ricordare l’allestimento scenico di “Lascia o Triplica” con il palco del teatrino oratoriano trasformato in un piccolo fac-simile dello studio RAI TV di corso Sempione a Milano, dove si trasmetteva “Lascia o Raddoppia”. C’era la cabina per i concorrenti, che vi entravano dopo aver risposto, all’esterno, alle prime domande del quiz, c’era lo spazio per l’orchestra, c’era la “passerella” di cantanti e comici locali che animavano lo spettacolo. Il tutto grazie all’impegno di giovani attrezzisti del San Luigi guidati da Adolfo Castagna, nella vita di ogni giorno parrucchiere in località Galandra, affiancato dai fratelli Spreafico, Giampaolo Balbiani, Costantino Magni, Giancarlo Borroni, Giancarlo Pozzi e altri.


Le due orchestre Azalea di Lecco Castello e Cral Moto Guzzi di Mandello



Ospite d’onore di una serata di “Lascia o Triplica” è stato il popolare maestro Luigi Scannagatta di Varenna, che aveva mancato il successo all’ultima domanda, e che si era presentato a “Lascia o Raddoppia” divenendo un divo nazionale, come esperto di ornitologia, malacologia e flora alpina. Scannagatta aveva partecipato al quiz TV dichiarando di voler raccogliere fondi per i restauri dell’antica prepositurale di San Giorgio a Varenna. Oggi quello che è stato il teatro di “Lascia o Triplica” è divenuto il nuovo Aquilone, con la ristrutturazione promossa dal prevosto mons. Davide Milani.
A.B.
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