Faida tra rapper: 4 ore di interrogatorio di garanzia per Sara Beh Salha, vent'anni di Verderio, che risponde al giudice
Sara Beh Salha
Una possibilità sulla quale i legali della difesa, sono ottimisti dato che la giovane è incensurata e ha un profilo minore nella vicenda. "La nostra assistita ha risposto ad alcune domande del giudice ed ha precisato alcuni fatti riguardanti le sue responsabilità, precisando i contorni dell'unica vicenda che la vede coinvolta e facendo chiarezza su altri aspetti pubblicati nei giorni scorsi e che non corrispondono a realtà" ha commentato l'avvocato Antonino Crea, oggi rappresentato dal collega Alessandro Corrente dello Studio SLC - Milan Law firm "Ha ammesso di essersi prestata per "adescare" il soggetto nell'inconsapevolezza però che si sarebbe verificato il pestaggio e poi il sequestro. Ha risposto alle domande del giudice che ne ha apprezzato la disponibilità a collaborare con le autorità. L'indagine è molto più ampia di quella che oggi è stata resa pubblica ed è molto complessa e si andrà ad espandere anche in altri ambiti. Una volta chiariti questi primi aspetti, Sara affronterà il procedimento con una maggior tranquillità, alla luce dell'udienza di oggi".
La stessa per sviare le indagini delle forze dell'ordine intervenute sul posto, con freddezza e lucidità aveva dichiarato (almeno stando a quanto ripreso dalle intercettazioni) di essere stata aggredita al fine di essere rapinata della borsa, mentendo anche sul colore delle auto degli assalitori. "Sara Ben Salha ha dimostrato di sapere depistare le indagini di Polizia sin dal loro inizio" si legge nelle conclusioni "in quanto agli agenti accorsi ha dichiarato astutamente e falsamente di essere stata una vittima dell'aggressione poiché il gruppo puntava anche ad impadronirsi della sua borsetta e ha indicato un colore delle autovetture a bordo delle quali gli aggressori erano giunti diverso da quello reale al fine di renderne più difficile l'identificazione".