Mandello: dopo Dado, 'Ludovico detto Vico'. Alberto Magatti torna in libreria

Lunedi 25 Luglio, nelle librerie e sulle piattaforme on line “Ludovico detto Vico”,è uscito il secondo romanzo di Alberto Magatti, scrittore ed imprenditore mandellese già autore di “Dado e le farfalle silenti” (TAM Editore 2021,) un piccolo caso letterario con oltre 5.000 copie vendute grazie ad una storia avvincente e al passaparola.

Alberto Magatti e la copertina del libro

“Ludovico detto Vico” è in qualche misura un romanzo di formazione. Si svolge tra la Sicilia ed un paese “di fantasia ma non troppo” del lago di Como, dalla fine degli anni ‘50 ai giorni nostri. Racconta le vicende di Anna, una ragazza siciliana orfana di madre e che perde il padre nella tragedia di Marcinelle ed è costretta a fuggire dalla sua casa a causa di una violenza sessuale. Riparerà a Palermo nell’orfanotrofio dei Cento scalini dove incontrerà il suo destino che ha il volto di due fratelli, Ludovico e Sofia con cui sarà nuovamente costretta alla fuga.  Sullo sfondo delle vite dei protagonisti scorre la storia del nostro Paese, di un’Italia che abbiamo dimenticato: quella dell’emigrazione, dei matrimoni riparatori, delle Fiat Seicento e del boom economico.
Un romanzo che testimonia l’evoluzione del Magatti scrittore che ha affrontato questa seconda prova con maggior consapevolezza, anche attraverso lo studio dei personaggi; un libro che ancora una volta parla al cuore e accompagna il lettore “dentro” l’anima stessa dei protagonisti, con uno stile narrativo immediato, quasi visivo e come sempre personalissimo.
Molti i temi affrontati nel romanzo, destinato a colpire per l’intensità della narrazione e la singolarità delle vicende.
“È stato un lungo cammino, intenso e profondo – dichiara Magatti – ed è proprio vero che alla fine ci si innamora davvero dei propri personaggi. Dentro a “Ludovico detto Vico” ho potuto affrontare le questioni che più mi stanno a cuore, quelle a cui il più delle volte è difficile dare delle spiegazioni logiche: l’amore incontenibile che lega le persone e la difficile scelta di lasciare andare chi si ama per davvero, la maternità del cuore e non del corpo, quella che sancisce affetti particolari tra figli adottivi e i propri genitori; la straordinaria sensazione nel provare a stringere la mano ad una persona con un dono speciale e una luce vivida nello sguardo. Insomma, mi sono fatto un sacco di domande alle quali ognuno di voi, tra le righe, troverà le sue risposte. Ma la cosa più importante per me è rimanere sempre dalla parte dei più deboli, dove mi piace stare”.
Il terreno su cui si avventura Magatti con questo romanzo non è semplice: i temi che affronta colpiscono duro, ma non mancano la tenerezza dello sguardo incantato sull’amore e la sua capacità di leggere i “piccoli spostamenti del cuore” che restituiscono intensità alla vita.
 E poi c’è Vico, il protagonista: una irresistibile “ragazzino“ a cui la vita ha chiesto e dato molto.
Un romanzo “senza pelle”: da leggere d’un fiato.
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