Lecco: Mons. Milani celebra la Messa per Santa Marta, distribuiti i tradizionali 'michét'

È tornata anche quest’anno la festa dei «michét», il tradizionale pane benedetto legato alla ricorrenza di Santa Marta: questa mattina il prevosto di Lecco Mons. Davide Milani ha celebrato l’Eucarestia nella piazza antistante la chiesetta, gremita di un gran numero di fedeli e conclusasi con la distribuzione, oltre che dei panini, anche della nuova immagine devozionale della Santa.



Il Vangelo di Luca ha riportato l’episodio in cui Marta, dopo aver invitato in casa propria Gesù, si lamenta della sorella e viene redarguita: «Perché dunque è Santa?» ha esordito don Davide durante l’omelia. «Oggi Marta è ricordata insieme ai fratelli Maria e Lazzaro, e come nei accade nei Vangeli la sua figura è sempre colta nei suoi rapporti familiari: non viene mai nominata da sola, ma sempre insieme ai parenti più stretti».



E proprio in questo particolare sta l’esempio che ancora oggi Marta porta alla comunità cristiana: «Non possiamo pensarci da soli, soprattutto in questi tempi che ci spingono così fortemente verso l’individualità. Come i genitori, che non riescono a pensare a sé stessi se non unitamente ai figli: ed è questo lo sforzo che dobbiamo fare anche noi, quello di vedere noi stessi unitamente alle relazioni che ci sostengono nella vita, non solo in senso familiare, ma anche come comunità; l’immagine è quella di un gregge, nella bellezza di essere se stessi ma anche insieme agli altri».



Il Prevosto ha anche sottolineato come l’amicizia dei tre fratelli con Gesù – la più importante della Sua vita – sia iniziata proprio da questo invito della donna ad entrare in casa propria: «Marta cresce attraverso questa relazione, come si vede nell’episodio della morte di Lazzaro, in cui la troviamo pronta ad accogliere la Parola. Non esiste contrapposizione tra le figure di Marta e Maria, come non esiste contrapposizione tra vita contemplativa e attiva: ciascun cristiano ha il proprio carisma. Gesù non rimprovera Marta per il lavoro che fa, ma per il fatto che si lamenta della sorella. Queste lamentele, come succede anche a noi, le fanno perdere di vista il senso di quello che sta facendo e il motivo per cui lo fa».


È anche questo l’esempio che la Santa tanto cara ai lecchesi può portare ai giorni nostri: «A noi non tocca chiedere: chi fa di più? Ma: perché sto facendo questa cosa? Qual è il senso? E il senso, per un cristiano, è sempre l’Amore. Noi stessi come comunità dobbiamo essere pronti alla domanda che il comportamento di Marta ci pone, per accogliere Gesù nella nostra vita ed essere segno della Sua presenza, non solo per noi stessi ma anche per gli altri».



In conclusione Mons. Milani ha ricordato nella preghiera il lavoro delle suore nella chiesetta e il compleanno dell’Arcivescovo Mario Delpini che oggi festeggia 71 anni: le offerte raccolte durante la celebrazione verranno destinate al rifacimento dell’impianto di illuminazione della chiesa, ormai obsoleto.


La tradizione dei «michini» è molto antica e radicata nel nostro territorio: da secoli i panini di Santa Marta vengono conservati nelle dispense come protezione per l’inverno e aiuto nei malanni e nelle difficoltà. L’usanza risale all’antica Confraternita del Santissimo Sacramento e della Carità Cristiana, costituita verso la fine del 1600.


Il programma della giornata prosegue con la Messa delle 18.00 – che verrà celebrata da don Filippo Dotti – e il Rosario con la processione per le vie del centro delle 21.00. Per concludere la festa, appuntamento alle 21.30 sempre nella chiesetta di Santa Marta, per un concerto di musica barocca.
A.I.
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