UP – Un Percorso/59: un’escursione fuori provincia al Rifugio Bertacchi in Alta Valchiavenna

In questa nuova puntata di UP – Un Percorso, varchiamo i confini settentrionali della nostra provincia e, seguendo lo scorrere della SS 36, risaliamo da Colico verso Chiavenna, e poi ancora oltre fino a Campodolcino e Madesimo. Poco prima di raggiungere il Passo dello Spluga, e quindi il confine con la Svizzera, ci imbattiamo nel Lago Montespluga. Qui inizia l’escursione che vi presentiamo quest’oggi.
Da qui, infatti, risaliremo al Rifugio Bertacchi con una camminata breve e tutto sommato semplice, alla portata di tutti. Siamo in Alta Valchiavenna, nel territorio comunale di Madesimo. Da Lecco, il Lago Montespluga è raggiungibile in circa un’ora e mezza di macchina. Il Rifugio Bertacchi, di proprietà del CAI Vallespluga, sorge sulle sponde del Lago Emet, a poca distanza dal Passo Emet (confine con la Svizzera), in una posizione dominante sulla vallata di Madesimo.

Partenza: Lago Montespluga (1.901m slm)
Arrivo: Rifugio Bertacchi all’Emet (2.175m slm)
Lunghezza: 3,9 km
Dislivello: 270 m
Durata: 1h15min
Difficoltà: E
Adatto ai bambini: 6+

Arrivando da Lecco, dopo aver superato Madesimo in direzione del Passo dello Spluga, poco dopo la diga del Lago Montespluga, sulla destra si stacca una rampa con alcuni (pochi) parcheggi, in località Stuetta. Qui è possibile lasciare gratuitamente l’auto e da qui parte la nostra escursione al Rifugio Bertacchi.

 

Oltrepassiamo una sbarra, seguendo le indicazioni per il Rifugio Bertacchi. Iniziamo a salire gradualmente i tornanti di una larga e comoda strada sterrata. Lungo il percorso è facile imbattersi in animali al pascolo, ma anche in marmotte. Volendo, è possibile tagliare i tornanti risalendo i prati. Dopo circa 20 minuti, la strada è sbarrata da una specie di cancello, con un varco pedonale dal quale possiamo transitare. Saliamo ancora per qualche metro, fino a incrociare un altro sentiero che proviene dalla località Anfossi di Madesimo.

Proseguiamo ora con un andamento pianeggiante per qualche minuto, poi troviamo un nuovo incrocio con un altro sentiero che sale da Madesimo. Qui dobbiamo abbandonare la strada e imboccare un sentiero che, con andamento pianeggiante, taglia il fianco del Pizzo Spadolazzo nonché testata della valle scavata dal Torrente Scalcoggia.

Il sentiero procede tra sali e scendi con un andamento prevalentemente pianeggiante. In alcuni punti, a valle, il fianco della montagna è ripido. Per agevolare il cammino e aumentare la sicurezza sono state installate delle catene fisse in questi punti. In lontananza, intanto, si vede già il Rifugio Bertacchi, destinazione della nostra camminata.

Dopo circa 1 ora e 15 minuti dalla partenza, giriamo un angolo e davanti a noi si apre la conca del Lago Emet. Sulla sponda destra, rivolto verso la valle di Madesimo, sorge il Rifugio Bertacchi (2.175m slm), con una bella vista panoramica sulle cime circostanti dell’Alta Valchiavenna.

Per tornare a valle possiamo ripercorrere lo stesso sentiero dell’andata. Chi volesse proseguire, può salire al vicino Passo Emet (circa 20 minuti dal rifugio), confine tra Italia e Svizzera. Il Rifugio Bertacchi è raggiungibile anche da Madesimo con un altro sentiero altrettanto breve ma molto più ripido.

Michele Castelnovo
www.trekkinglecco.com

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